È morto l’avvocato Renato Labriola. Il nostro ricordo

12 Novembre 2025 - 05:02

Alle 3,40 di stanotte il suo caro figlio Andrea .mi ha informato del lutto, arrivato dopo un periodo di malattia, attribuendomi, bontà sua, l’onor un ue di scrivere le prime, dovutiss un unime parole in onore di un grande professionista , ma prima di tutto di un amico, un a cui questo giornale deve molto per quello che oggi sa e mette a disposizione dei propri lettori

CASERTA (Gianluigi Guarino) – Renato Labriola era un amico. Un amico prim’ancora che un avvocato da chiamare . Un avvocato, da interrogare per dare contenuto alle giornate del mio mestiere..

Renato era un entusiasta del suo lavoro. Nonostante lo facesse da anni e anni non si è mai fatto annoiare e intristire dalla routine E per questo, non era un avvocato che lavorava, ma un avvocato per una romantica e leggera missione esistenziale mai tronfia. La sua professione la viveva, invece, con il segno lieve del diletto. Già provato dalla malattia, continuava a mandare notizie e.quando, come accadeva molto spesso, vinceva una causa, soppiettava felice, cone fa il crepitio di un fuoco che erutta scintille incendiando la legna umida.

Renato era così; semplice, genuino, capace di perequare il divario cognitivo che esisteva tra la materia che trattava e la potenzialità di comprensione del suo interlocutore con esempi concreti, vere e proprie.stimolazioni maieutiche Perché oer luì, per Renato, fare l’avvocato era un fine e non uno strumento di sfoggio serioso drlla sua pur non comune eruduzione.

Renato era prima di tutto una persona. Simpatica, empatica, serena . Ed essendo questo, sapeva sdrammatizzare sempre il racconto delle cose che lo riguardavano. Non l’ho mai sentito rimuginare, ruminare livori anche nei confronti di chi gli aveva fatto del male, anche su chi aveva ripagato il suo impegno professionale con la slealtà e con la diserzione codarda dagli impegni assunti. Mi mancherai Renato.

Mi mancherà la tua specialissima, originale narrazione dei fatti del diritto amministrativo, drl quale tanto ho appreso grazie a te in vent’anni di.feequentazioni serene. Litigare, di conseguenza, era pressoché impossibile. Non faceva parte della composizione del tuo Dna affrontare.un qualsiasi discorso con l’acrimonia preventiva spedita al proprio umore dall’esito negativo di un processo e mai ti ho sentito sciorinare e distribuire moccol a destra e a manca perché quello così e quella colì. Piuttosto, punto e a capo di ricomincia, si riparte e stavolta vinco io; punto e a capo, stavolta non mi faccio fregare e rompo il sederino ai passeri .

Renato Labriola è stato un protagonista della professione forense casertana. È un dato di fatto che nessun detrattore – chi non ne ha – potrà mai setiamente mettere in dubbio senza essere sonoramente spernacchiato. Mi mancherai Renato e altro non aggiungo, perché tu non amavi la retorica, quella che nel forbito trova la foglia di fico della sua frequente banalità

Un saluto e un abbraccio al figlio Andrea che alle 3,40 di stanotte mi ha concesso l’onore di conoscere tra i primi questa brutta notizia, dandomi la responsabilità del ricordo del papà in questo triste e sommesso canto notturno .