LA FOTO CASERTA. Ecco Lello De Rosa in piena campagna elettorale per il fratello. La Scolamiero lo tiene lì a comandare nell’Ufficio Tecnico di Caserta, e questo non va affatto bene

12 Novembre 2025 - 18:29

Lui e Vitelli: il primo indagato, il secondo imputato per reati appartenenti alla filiera della corruzione.
A proposito: più persone ci hanno detto che il commissario capo del Comune capoluogo avrebbe chiesto (o ordinato) di essere chiamata “Sua Eccellenza”. Da più di dieci anni questo titolo è stato abolito, e non vorremmo essere costretti a indossare ancora una volta i panni – che francamente non ci piacciono granché – dei Cecco Angiolieri per legittima difesa

CASERTA – È un fatto o una malevolenza di Casertace che esiste un processo in corso a S. Maria C.V. che vede imputato, in concorso per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità, l’attuale pupillo di Sua Eccellenza Antonella Scolamiero (pare che abbia chiesto a qualcuno di anteporre al proprio nome il titolo, abolito da anni)?

È un fatto o una malevolenza di Casertace che Vitelli sia finito sotto processo insieme all’allora comandante dei Vigili Urbani di San Tammaro, che avrebbe chiesto regali – se non ricordiamo male anche un Rolex – a un operatore o un’operatrice del mercato ortofrutticolo locale, tra i più grandi della provincia?

È vero o è una illazione di Casertace il fatto che Luigi Vitelli sia stato il braccio armato di Francesco Biondi e di Carlo Marino, e che, se oggi non fosse stato abolito il reato di abuso d’ufficio, viaggerebbe senza se e senza ma verso un processo di primo grado al tribunale di S. Maria C.V.?

È vero o è una carognata di Casertace che Raffaele De Rosa, per gli amici Lello, sia oggi indagato per il reato di corruzione dalla Procura di S. Maria C.V., Pm Giacomo Urbano, per aver ricevuto presunte dazioni in denaro da un’impresa del settore dei rifiuti in un periodo immediatamente successivo all’abbandono della sua funzione di dirigente del Comune di Teverola, dove però rappresentava ancora un centro di potere determinante, in grado di mettersi d’accordo con il suo successore Filippo Virno – anche lui indagato nella stessa indagine – e che tutto ciò sia accaduto quando aveva già raggiunto la sua scrivania nell’Ufficio Tecnico del Comune capoluogo, al fianco di Biondi, Natale, Vitelli e compagnia?

È vero o è falso che Raffaele De Rosa, per gli amici Lello, abbia fatto parte di un’amministrazione comunale nella natìa Casapesenna, svolgendo la funzione di vicesindaco di Fortunato Zagaria, inquisito per i suoi rapporti con il boss Michele Zagaria, un’amministrazione sciolta per infiltrazioni camorristiche?

Infine, è vero o no che Lello De Rosa stia conducendo, fianco a fianco con suo fratello Marcello – condannato a tre anni per il reato di falso ma comunque candidato in appoggio a Roberto Fico nella lista di Clemente Mastella (come mostra la foto che campeggia su questo articolo) – la campagna elettorale?

A Sua Eccellenza Antonella Scolamiero (poi dicono che noi ci mettiamo a fare i Cecco Angiolieri del XXI secolo) domandiamo: ma è sicura di aver eliminato tutte le scorie e tutti gli elementi che, seppur in maniera non diretta, hanno contribuito a creare le condizioni per lo scioglimento del capoluogo per infiltrazione camorristica?

E Lei, Sua Eccellenza, sta dovutamente sorvegliando che il comprensibile slancio di Raffaele De Rosa – che interviene e fa comizi durante la campagna elettorale di suo fratello Marcello – non lo condizioni e, magari involontariamente, non lo porti a utilizzare la propria funzione di attuale dominus (anzi co-dominus con Vitelli) dell’Ufficio Tecnico del Comune di Caserta per la causa elettorale di famiglia?

Glielo chiediamo, e Le diciamo anche che non stiamo intervenendo più di tanto sull’attività amministrativa Sua, pardon, SUA – chiarendo che non si tratta di un pronome possessivo ma di una forma sottintesa di “Sua Eccellenza” – solo perché, francamente, dovremmo esprimere pesantissime critiche. I casertani, nel momento in cui vedono che si è passati dalla gestione Biondi–Natale alla gestione Vitelli–De Rosa, sono spinti verso la demagogia dell’impossibile cambiamento, della narrativa incrollabile del “è tutto un magna-magna”.

Ci fermiamo qui, ma francamente dopo le regionali dovremo necessariamente tornare a occuparci stabilmente delle vicende del Comune capoluogo, perché la conferma di Vitelli e Lello De Rosa – di un imputato e di un indagato (non per diffamazione a mezzo stampa, ma per reati appartenenti alla filiera della corruzione) – non è proprio sopportabile. Soprattutto quando ciò è frutto di scelte di “eccellenze”, dirette diramazioni del Ministero dell’Interno.

Post scriptum. A un prefetto di Caserta o Napoli che, qualche anno fa, riprese don Patriciello di Caivano perché non l’aveva chiamato “Eccellenza”, regalammo nel titolo una sonorissima pernacchia, che com’è noto è un atto appartenente alla filosofia che ha dato la stura alle rivolte e alle rivalse popolari.
Francamente speriamo che non sia vero che la Scolamiero pretenda di essere chiamata “Sua Eccellenza” e che preferisca, giustamente, “dottoressa” o “prefetto”. Perché, se così non fosse, saremmo costretti, nostro malgrado, a riesumare la tecnica dei sonetti satirici del Cecco di cui sopra.