10 ARRESTI. Batterie dei ripetitori telefonici rubate e spedite in Africa. L’indagine partita da un furto nel Casertano, denunciato da Tim
10 Ottobre 2019 - 13:10
CASERTA – Batterie dei ripetitori di telefonia mobile rubate in Italia e rivendute sul mercato africano perche’ alimentassero di energia elettrica i villaggi di Paesi come il Burkina Faso, il Marocco e il Togo. A repentaglio la sicurezza nazionale dato che, in caso di blackout nelle zone interessate dai furti, non sarebbe stato possibile usufruire dei telefoni cellulari. Un’inchiesta della procura di Salerno delegata alla Guardia Costiera ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per dieci indagati, ritenuti responsabili di aver messo su un’associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di accumulatori in uso alle stazioni di telefonia mobile. Uno degli indagati, irreperibile stamani, secondo gli investigatori, si troverebbe in Africa. Le persone destinatarie di misura cautelare hanno tutte tra i 40 e i 50 anni; sette di loro sono italiane e tre di nazionalita’ straniera.
L’indagine e’ cominciata, con intercettazioni, diciotto mesi fa, quando Tim ha denunciato l’ennesimo furto in uno dei suoi ripetitori nel Casertano.
“Abbiamo appurato che era un’attivita’ svolta in maniera professionale da chi era dedito al traffico illecito di questo tipo di materiale“, spiega il comandante provinciale di Salerno della Guardia Costiera, Giuseppe Menna, a margine di una conferenza stampa, rimarcando che “la mancanza degli accumulatori di energia dai ripetitori mandavano in tilt le telecomunicazioni e sarebbe stato un problema di sicurezza del Paese in zone che correvano il rischio, per giorni, di non avere alcun servizio“. L’indagine e’ stata condotta anche con la collaborazione della gendarmeria francese che, in Togo, e’ riuscita a trovare un’altra batteria occultata in un carico merci. Per eseguire le misure, questa mattina, e’ stato necessario anche l’ausilio dei militari della Guardia di Finanza del comando regionale della Campania. Il procuratore facente funzioni, Luigi Alberto Cannavale, sottolinea che “nell’osservatorio nazionale istituito al ministero dell’Interno per i furti di rame e’ considerato come fenomeno degno di investigazione, a livello nazionale, il furto delle Batterie dei ripetitori di telefonia perche’ e’ indicata come situazione di pericolo della sicurezza nazionale“.