NOTIZIE DAL COMUNE DI CASERTA

Super-cantiere a CASERTA. Progetto e direzione di Filippo Fecondo. Somiglia a quello Big Maxicinema-Caffè Toraldo con ditta in odore di camorra. LA FOTO E IL RACCONTO

Andiamo subito al punto, specificando cosa abbiamo trovato attraversando l’area Saint-Gobain. Forse il prossimo deposito di un supermercato, ma il comune di Caserta non ha pubblicato il permesso a costruire e manca il nome del proprietario e committente dei lavori. Su Egizya di Francescone, ritenuta dalla DDA di Napoli, ditta nelle mani di Camillo Belforte, figlio del boss Domenico, abbiamo già scritto. Ci sono anche le sue insegne su un cantiere in cui l’impresa esecutrice ufficialmente è la Reinforced Concrete che, caso vuole, ha la stessa sede di Egizya

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TANGENTOPOLI ALLA PROVINCIA. Anche il dirigente Paolo Madonna è indagato. Ecco le strategie della difesa al Riesame patrimoniale. I pm fanno catenaccio sugli altri filoni di indagine

D’altronde era – almeno per noi – scontato. Perché era difficile ritenere che un sistema corrotto (qual è secondo noi) come quello dell’amministrazione provinciale di Caserta, da vent’anno a questa parte, poteva svilupparsi tramite solo le attività al settore Viabilità in capo al dirigente Gerardo Palmieri, al cui faceva da contraltare il settore puro dell’Edilizia di Paolo Madonna

Al genero di Anacleto Colombiano appalto da 2 MILIONI DI EURO nel comune “controllato” da Zannini. Le parentele con camorristi eccellenti del marito della figlia del sindaco di S.MARCELLINO

Ribasso ridicolo del 5,22%. A questo punto, dopo l’intercettazione in cui Pietro Apicella, figlio del boss ed imprenditore Dante Apicella, il ministro degli appalti del clan dei Casalesi, che punta proprio su Marcello Della Corte affinché imprenditori “gente seria”, come lui la definisce, entri nei lavori a San Marcellino, è opportuno analizzare l’intrigo di parantele tra la figlia del sindaco Colombiano e un boss di primissimo piano quale è stato Giorgio Marano, condannato a trent’anni nel processo Spartacus, a sua volta suocero del capozona di San Marcellino del clan, ovvero Salvatore Fioravante “Porcellino”

Scusate l’errore: De Rosa resta vice presidente facente funzioni. Per amor di verità, vi spieghiamo perché il verdetto del Tar è “una vera boiata”

C’è da strabuzzare gli occhi nel cogliere la superficialità dell’analisi dei giudici amministrativi, al punto da pensare che queste cose non le scrivano realmente loro. Comunque, al di là di tutto ciò l’amministrazione provinciale di Caserta, dopo le ammissioni del dirigente Gerardo Palmieri, dovrebbe essere sciolta oggi e non domani