2 ARRESTI. IL BUSINESS SUGLI IMMIGRATI. Un ignaro titolare di scuola guida ha rischiato grosso. Il tentativo di nascondere le prove in un tombino

1 Dicembre 2023 - 17:34

CASERTA – Sarebbe nato tutto da la denuncia di un titolare di una scuola guida, contattato per una patente rilasciata con un timbro della sua società. Così era presente nell’archivio della motorizzazione civile ma, in realtà, lui non aveva mai visto quella patente e l’uomo che la possedeva, un cittadino indiano.

È scattata così l’inchiesta che ha visto 200 cittadini stranieri denunciati dai carabinieri per essersi procurati falsi documenti per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno.

Finiti in carcere, invece, Pietro Di Dona, 51enne di San Cipriano D’Aversa, ritenuto il capo dell’associazione, e Giuseppe Ciervo, 53enne di Napoli, che si occupava di produrre documenti falsi per i permessi di soggiorno.

Obbligo di dimora, poi, nei confronti di Carmine Riccardo, anche lui di San Cipriano d’Aversa, di Francesco Di Nardo, di Giugliano, Vincenzo Di Dona, di Napoli, per Franco Lanza, di Torre del Greco, e Raffaele Salerno, di Pompei.

Secondo l’accusa, si è trattato di un giro d’affari di circa 250 mila euro, con gli immigrati arrivati a pagare fino a 2 mila euro per ricevere quei documenti necessari a ricevere il permesso di soggiorno per restare in Italia.

Il ragioniere Giuseppe Ciervo peccato con decine di documenti falsi nascosti, buttati in un tombino.

L’operazione di disfarsi di quelle che erano le prove di questa torta fu, però, scoperta dagli ispettori dell’ufficio immigrazione della questura di Caserta.