21 MILIONI IN MONNEZZA. Mega appalto della Provincia spacchettato. A poche ore dalle elezioni oltre 9 MILIONI agli ex(?) soci dei Fontana, ritenuti vicini al clan Zagaria
27 Giugno 2025 - 18:02

La loro azienda che lavorava in Gisec è sotto amministrazione giudiziaria. Occhio che arrivano i barbari. Nonostante le inchieste della magistrature, la lente d’ingrandimento del nostro giornale e degli inquirenti, all’amministrazione provinciale di Caserta non si sono mai fermate le procedure discutibili. La promessa di far felice la pletora di imprenditori che guardano agli appalti provinciali è qualcosa di evidente, in barba alla qualità dei servizi offerti alla cittadinanza
CASERTA – Nelle ore che hanno anticipato le elezioni provinciali per la carica del nuovo presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta, sfida a 3 tra Anacleto Colombiano, sindaco zanniniano di San Marcellino, Antonio Mirra, di Santa Maria Capua Vetere, centrosinistra, quota PD, e Angelo Di Costanzo, uomo del centrodestra e sindaco di Alvignano, non supportato da Fratelli d’Italia, dopo le parole del suo capo provinciale, Gimmi Cangiano, passato sul carro di Giovanni Zannini, l’ente con sede alla Saint Gobain ha pubblicato i risultati provvisori di quello che forse è stato il più grande spacchettamento della storia.
L’ente attualmente guidato da Marcello De Rosa, vicepresidente facente funzioni di presidente, che tornerà ad essere il numero due della provincia in caso di elezioni di Colombiano ha messo nero su bianco l’affidamento provvisorio del servizio di trasporto e recupero di rifiuti urbani tritovagliati stoccati presso lo STIR di Santa Maria Capua Vetere. L’appalto, del valore complessivo di 21,5 milioni di euro, è stato suddiviso in 19 lotti.
E COSI’ IL GARONE DIVENTA UNA BARZELLETTA
Cosa ha comportato questo? Che una procedura d’appalto da 21 milioni e passa di euro sono diventate 19 garette, sotto la soglia europea dal valore di 5.382 milioni di euro, il che significa procedure più svelte e meno vincoli relativi al bando, come nel caso delle 19 garette (garette poi, circa 1 milione a lotto!), e alla pubblicazione della documentazione di gara.
Il bando di gara è stato pubblicato dalla provincia il 30 gennaio scorso, ovvero in piena governance De Rosa che, evidentemente, non si è voluto discostare dagli obiettivi di Anacleto Colombiano, il quale ha parlato ad un giornale napoletano dell’importanza di aggiudicare gli appalti in essere, di portare a termine i progetti. Un vero e proprio momento di giubilo per gli imprenditori – un mondo che Colombiano, costruttore edile, conosce molto bene – che puntano alle commesse pubbliche della nostra Provincia, con alcuni di loro con alle spalle vicende giudiziarie passate e in corso connesse agli interessi del clan dei Casalesi.
I FONTANA, SOTTO SEQUESTRO
A proposito di vicende giudiziarie, nel febbraio 2023 i fratelli Giovanni e Michele Fontana, titolari dell’omonimo gruppo imprenditoriale attivo nel settore dei trasporti e dei rifiuti, hanno subìto un sequestro preventivo da 52 milioni di euro (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO CON IL RESOCONTO UFFICIALE).
Giovanni Fontana è stato ritenuto da alcuni collaboratori di giustizia come uno degli imprenditori legati alla fazione Zagaria del clan dei Casalesi, con il fratello Michele che avrebbe condiviso “non solo delle strategie commerciali ma anche di quelle di natura illecita”, come scritto testualmente nel comunicato di 28 mesi fa. Una vicenda alla quale si aggiunge la recente condanna per narcotraffico sempre per Giovanni Fontana.
Ora noi non sappiamo esattamente quale sia la situazione delle società dei due imprenditori di Villa Literno, ma ad esempio la Fontana Service è iscritta alla white list provinciale, ovvero l’elenco di ditte non colpite da infiltrazione mafiosa, ma ci sarà all’interno fermo restando il permanere dell’Amministrazione Giudiziaria, ovvero un tipo di vigilanza tenuta dal tribunale Misure di prevenzione, in questo caso di Santa Maria Capua Vetere, più incisivo rispetto al controllo giudiziario, essendoci una commistione non occasionale di interessi legittimi e criminali, secondo il giudice.
I SOCI MILANESI E MILIONI DELLA GISEC
Cosa c’entrano i Fontana con questi 19 lotti? Qualcosa, in un certo modo. Dobbiamo tornare al 2019, quando scrivemmo di un’incetta di appalti gestiti dai dirigenti dell’Ufficio tecnico Gisec ai tempi della presidenza di Fulvio Fiorillo, il quale, proprio rispetto a questi articoli di CasertaCe, prese coscienza di un meccanismo del quale non voleva più far parte, portandolo alle dimissioni.
E tra le società aggiudicatarie c’era anche la Fontana Service, ma non da sola. In alcuni casi, infatti, i lucrosi appalti sui rifiuti casertani erano aggiudicati assieme ad una ditta milanese, la Enki. E proprio questa società è tornata in azione, vedendosi assegnare sei dei 19 lotti per un totale di oltre 9 milioni di euro. Fontana Service, inoltre, è stata per anni membro di Cite, consorzio di cui fanno parte altri personaggi al centro dei nostri articoli, uno per tutti possiamo citare quel Carlo Savoia coinvolto anche nell’inchiesta della Dda sul mega appalto dei rifiuti a Caserta città che vede sotto processo il sindaco di Caserta uscente, causa scioglimento per infiltrazione camorristica, Carlo Marino.
La Gisec, ovvero la società provinciale dei rifiuti, da diversi anni guidata da Vincenzo Caterino, altro sindaco zanniniano, di San Cipriano, che supporta Colombiano in questa tornata, è stata spesso centro economico importante per i fratelli Fontana, aggiudicatari di diversi appalti. Ora, vediamo un’impresa che ha lavorato a braccetto con gli imprenditori di Villa Literno, aggiudicarsi una grossa fetta dei 21 milioni di questo appalto pubblicato, per caso, a poche ore dall’inizio delle elezioni provinciali. Chissà se la Enki o altre ditte decideranno di attivare lo strumento del subappalto, previsto dal bando di gara, e che potrebbe rendere felici altre imprese che, per un motivo o per un altro, non hanno potuto o voluto partecipare a questa procedura.
Per ora, ci fermiamo qui, con la promessa di tornare a parlare delle altre ditte aggiudicatarie di questa maxi torta sulla monnezza casertana.