Una stilettata anche per Carlo Marino e la solita differenza tra le intenzioni e le vere azioni.
11 Aprile 2018 - 00:00
MARCIANISE – Le dichiarazioni di Velardi post-ritiro delle dimissioni non offrono spaccati di autentico interesse politico e giornalistico.
C’è uno che parla di rivoluzione dell’amministrazione, del modo, della concezione attraverso cui si può esercitare una funzione di governo. Ma a Marcianise neppure i supporters più sfegatati del sindaco ne colgono traccia.
Un po’ di ironia su Carlo Marino, che non gli ha telefonato durante i giorni delle dimissioni – i puzzanellari sono come la reclame della Denim, pretendono di essere chiamati e non chiedono mai – e un attacco frontale ai consiglieri regionali, i quali, ha detto Velardi testualmente, taccheggiano, che poi testualmente significa che rubano, e da quando si svegliano la mattina, non avendo altro a cui pensare, si organizzano solo per fregare al proprio concorrente un assessore o un consigliere.
La stoccata a Marino è legata probabilmente al fatto che il sindaco di Caserta non si sia applicato più di tanto alle elezioni politiche per Angela Letizia, pupilla degli occhi di Antonello Velardi.
Ma anche qui i conti non tornano, perchè a Marcianise la Letizia ha ottenuto un risultato peggiore di quello di Caserta.
Ancora a proposito dei consiglieri regionali, il sindaco, che come l’omino Michelin – a guardar bene c’è anche una certa somiglianza fisiognomica – si è rimesso in piedi da solo, aggiunge: Ne ho parlato anche a De Luca e gli ho detto di aver dei consiglieri casertani una pessima opinione.
Due piccolissimi dati di discrasia logica: l’uomo più vicino a Velardi, cio G.B. Valentino ha votato per il centrodestra e per Magliocca alle provinciali, dando una precisa indicazione su quella che era la posizione del sindaco di Marcianise in contrasto con quella di Marino.
Pretendere una telefonata, pur in una personalità tanto cosmicamente egocentrica, ci sembra un po’ troppo.
E ancora: con i consiglieri regionali che fanno tutti schifo, Velardi ha fatto gli accordi decisivi che gli consentono oggi di ricoprire la carica di presidente dell’Ato dei Rifiuti e di brigare ogni minuto, sempre attraverso il solito Valentino, pluri-incaricato lui e famiglia, per ottenere posti di potere nel consorzio Idrico, che gli hanno probabilmente consentito, in queste ore, di ammorbidire la posizione di qualche consigliere comunale del Pd.