I VIDEO. Falli finti, docce di spumante e baccanali: ecco come festeggia il compleanno il consigliere comunale Mariano Scuotri
11 Settembre 2019 - 17:03
AVERSA – Il giovane e simpatico Mariano Scuotri, consigliere comunale del Pd di Aversa, eletto nella lista “La politica che serve” è diventato, suo malgrado, il testimone vivente delle ragioni storiografiche espresse, a suo tempo – quello augusteo – da Tito Livio.
Questi racconta che quando il Senato di Roma, in pieno periodo repubblicano (siamo all’inizio del II secolo A.C.), si incavolò di brutto quando venne a sapere che molti nomi dell’elite, della meglio gioventù romana, ma anche della mezza età, davano ormai pubblico scandalo avendo abbracciato definitivamente l’ebrezza dei riti baccanali, tirò fuori un decreto severissimo conosciuto dal racconto di Tito Livio come “Senatus consultum de Bacchanalibus”.
Da allora questi riti, dopo un’adeguata purga, attuata con molte condanne a morte, furono banditi in larga parte degli estesi possedimenti romani, che due secoli dopo sarebbero diventati Impero, ad eccezione di una zona, cioè la Campania e il meridione d’Italia.
Ed ecco qui che Mariano Scuotri diventa il testimonial della conservazione di questa antica tradizione iper prosaica al di sotto del Garigliano.
Si dirà: Guarì, questo è un ragazzo di 21 anni che festeggia il suo compleanno. Un po’ di baldoria, un super fallo di gomma, una doccia di spumante, un comizio dal balcone.
Quale sarebbe lo scandalo? Cavolo, ci rompi le palle ogni cinque minuti con la dottrina liberale, con laissez faire, e ora ti metti a fare il bacchettone?
Intanto, Casertace è quasi costretta a entrare su questa notizia, perché ad Aversa, città notoriamente avvezza al dibattito alato sui destini del mondo, stamattina non si parla d’altro.
E poi perché, molto controvoglia, siamo proprio costretti a dire qualche parola sul fatto che il simpatico Mariano sia un consigliere comunale, che dovrebbe essere, come tale, il portatore di atteggiamenti, se non composti, quantomeno collegati ad un messaggio purché sia, quando invece decide di assumere atteggiamenti non composti.
Il problema non è rappresentato dal ragazzo che, parliamoci chiaro, è una vittima dei suoi congiunti e, perché no, anche del sindaco Alfonso Golia.
Lui ha 21 anni e ha tutto il diritto di festeggiare a modo suo il compleanno, con danze scatenate, con fiumi di champagne.
E lo deve poter fare senza avere addosso il fardello di obblighi sociali, pubblico-istituzionali, che semplicemente non gli interessano.
Questa cosa di mettere i ragazzini, perché in questa epoca a 21 anni si è ragazzini, a fare i consiglieri comunali o addirittura gli assessori, è un malvezzo che nelle nostre zone, poi, viene aggravato dal fatto che i candidati a sindaco o i partiti non sono percorsi nemmeno per un secondo dal pensiero della maturità o anche da quello della semplice adattabilità di un 21enne, ripetiamo, in pieno diritto di fare tutte “e’ malatie” che ritiene, al compito di rappresentante del popolo sovrano.
Ci dispiace soprattuto per lui, cioè per Mariano, il quale non a caso dimostra il suo candore e la sua indifesa consapevolezza nel momento in cui posta questi video sul suo profilo Instagram, dimostrando che per lui non c’è nulla di male se un ragazzo festeggia il proprio compleanno in maniera un po’ scollacciata, anche se è un consigliere comunale.
La sua buonafede è invece la malafede di chi ha dimostrato di volergli male, facendolo candidare.