GUARDA LE FOTO. REGGIA DI CASERTA VIVAIO DI ILLEGALITÀ. Ieri sera il primo evento della rassegna culturale è stato fuori legge e vi spieghiamo perché
1 Luglio 2018 - 13:55
CASERTA (g.g.) – Se compi un giro tra i giornali della provincia di Caserta hai l’impressione di essere capitato in un vero e proprio centro commerciale della “marchetta”. Presentazioni acritiche della rassegna annuale di arte e cultura, finanziata dalla regione Campania ed organizzata anche da un soggetto privato il quale ricava il suo business dalla vendita dei biglietti.Ci fosse una volta in cui venga segnalato un problemino, una criticità, un semplice imprevisto. Tutto va meravigliosamente bene, roba che “1984” di George Orwell di cui, in tema di anniversari, si sta molto parlando in questi giorni, o la sua imitazione più modesta “The Truman Show“, sono un vero e proprio vivaio di realismo. Eppure ieri sera la gente in fila ha dovuto aspettare quasi mezz’ora per entrare. Perchè quello che è successo nell’Aperia, lo spazio approntato per gli eventi di quest’anno è stato totalmente illegale.
Ma siccome da queste parti la legalità è un concetto utilizzato per tutto fuorché per la sua concreta applicazione, Il
Ci siamo un po’ informati, sapete a che ora di ieri il dirigente del comune di Caserta Marcello Iovino si è recato sul posto per definire il quadro della sicurezza, accompagnato dai rappresentanti dei vigili del fuoco?Tardi, molto tardi, a poche ore dall’inizio dello spettacolo. I vigili del fuoco, evidentemente perplessi, hanno messo nero su bianco le loro prescrizioni. L’Aperia non è il massimo della sicurezza, circondata da pareti che la chiudono completamente, senza un’uscita di sicurezza apprezzabile. Dopo i fatti di Piazza San Carlo a Torino sarebbe potuta essere non autorizzata ad ospitare 1400 persone. Anche per lo strano palco, con grande utilizzo di legno, che ci vuole un attimo per prendere fuoco.Alla fine i vigili del fuoco hanno ritenuto che un loro mezzo specializzata, con tre uomini a disposizione, posto a presidio dell’Aperia possano essere sufficiente. Solo che, ieri, essendo sabato, il comune di Caserta pretendeva di tradurre questo sopralluogo, realizzato in netto e imperdonabile ritardo, in una rapida esecuzione operativa. Ma si sa che gli uffici amministrativi, quelli del comune, ma anche quelli dei vigili del fuoco, sono chiusi di sabato pomeriggio e di domenica.
Dunque la pratica verrà sbrigata domani, lunedì. La conseguenza è stata che ieri sera il mezzo dei vigili del fuoco non è andato e che, con molta probabilità, a meno che Carlo Marino non si renda conto che un sindaco è qualcosa di diverso rispetto a come lo interpreta lui, e che riesca, dunque, a mettere insieme, in questi minuti, il consenso sulla parola della Prefettura, del questore e del comandante provinciale dei vigili del fuoco di Caserta.Per il resto, che dire, qui la legge non conta un cazzo per chi dovrebbe esserne garante. Non conta un cazzo per il popolo bue. Non ne parliamo, poi, proprio, dei giornali.