Omicidio Cirillo, la Cassazione conferma la condanna a 30 anni

29 Gennaio 2024 - 15:45

Rese note e motivazioni della sentenza: il colpevole è Salvatore Cantiello

CASA DI PRINCIPE. La Corte di Cassazione conferma la condanna a trent’anni di reclusione, emessa dalla Corte d’appello di Napoli, nei confronti di Salvatore Cantiello, 54 anni, per il delitto di Nicola Cirillo, avvenuto nel luglio del ’97 a Casal di Principe. Ripercorrendo quei momenti, gli ermellini hanno confermato la premeditazione del delitto ma escluso le attenuanti. Nicola Cirillo detto Nicola o’scuppettiere, dipendente comunale già condannato nel 1980 per estorsione e rapina, secondo gli inquirenti era legato al clan di Francesco Bidognetti: era sulla sua auto, ferma davanti al semaforo rosso e lì lo attese il suo assassino e fece fuoco sulla sua Mercedes. 

Cirillo venne ucciso nell’ambito della faida interna al clan dei Casalesi tra i gruppi Schiavone e Bidognetti. La volontà di eliminarlo era stata espressa dal capoclan Francesco Schiavone, detto Sandokan, ma la fase esecutiva fu decisa solo il giorno prima del raid di piombo. 

I killer – come confermato dallo stesso Cantiello – erano a conoscenza delle abitudini di Cirillo. Lo intercettarono mentre si recava a lavoro e gli spararono diversi colpi di arma da fuoco mentre la vittima era ferma al semaforo di corso Umberto a Casale.