Spari, vendette e camorra. Giudizio immediato per Emanuele Libero Schiavone e Francesco Reccia
27 Luglio 2024 - 15:22
CASAL DI PRINCIPE – Fissato la data del processo, che sarà celebrato con il rito immediato, che vedrà come imputati Emanuele Libero Schiavone, 33 anni figlio di Francesco Schiavoni Sandokan, e Francesco Reccia 21 anni figlio del boss Oreste Reccia.
Semplificando, possiamo dire che l’accusa richiede e ottiene il rito del giudizio immediato, ovvero che l’udienza preliminare venga saltata, se dagli atti di indagine risulta evidente la prova del reato.
Gli avvocati dei due rampolli, Domenico Della Gatta, Paolo Caterino e Mauro Valentino valuteranno se chiedere il rito abbreviato.
I reati a loro carico, armi e droga aggravati dalla camorra, prospettano per la Dda la possibilità di una vera e propria rappresaglia tra le due fazioni del clan dei Casalesi: quella dei Bidognetti e quella degli Schiavone.
Dopo un primo tentativo di Schiavone di tendere un agguato, non riuscito, ai danni dei rivali furono i Bidognetti ad esplodere prima alcuni colpi di arma da fuoco in piazza Mercato successivamente, la stessa sera dopo pochi minuti, in via Bologna contro l’abitazione degli Schiavone e, il giorno dopo, in via Ovidio a San Cipriano d’Aversa ai danni dell’abitazione di Oreste Reccia.