INTERPORTO DI MARCIANISE E MADDALONI. Evasione fiscale e fatture false. Sequestrate auto, immobili e quote societarie per UN MILIONE DI EURO a un imprenditore
22 Agosto 2024 - 09:14
Operazione della Compagnia di Marcianise della Guardia di Finanza
MADDALONI – Nella mattinata odierna, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito un’ordinanza
applicativa di misure cautelari reali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Nola, su richiesta della Procura della
Repubblica, nei confronti di tre soggetti. Gli stessi, in base agli elementi investigativi finora acquisiti, sono stati
ritenuti gravemente indiziati della commissione, a vario titolo, dei reati di utilizzo di fatture per operazioni
inesistenti e indebita compensazione di crediti d’imposta.
Pertanto, alla luce dei reati contestati e del quadro probatorio raccolto, il G.I.P. ha disposto il sequestro
preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di autoveicoli, immobili, quote societarie e
disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.
Il provvedimento compendia gli esiti di complesse indagini, svolte dalla Compagnia di Marcianise e coordinate
dalla Procura della Repubblica di Nola, nel cui ambito è stato possibile accertare i delitti posti in essere dagli
indagati.
Nello specifico, un imprenditore napoletano, operante nel settore della logistica in Brusciano e
all’interno dell’Interporto Sud Europa di Maddaloni, ha posto in essere, anche per il tramite di suoi
prestanome, svariate condotte finalizzate all’evasione delle imposte dirette e sul valore aggiunto.
Più nel dettaglio, lo stesso ometteva il versamento delle imposte attraverso la compensazione delle stesse con
crediti inesistenti. Per il medesimo scopo, l’imprenditore in parola si avvaleva di società cartiere al fine di
utilizzare in dichiarazione false fatturazioni, abbattendo così i ricavi conseguiti.
Il profitto del reato di evasione fiscale così realizzato è stato quantificato, per le annualità dal 2017 al 2020, in €
989.728,00
Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti
degli indagati che, in considerazione dello stato del procedimento penale, sono da presumersi innocenti fino alla
sentenza irrevocabile, che ne accerti le responsabilità.