OPS! Carlo Marino e Franco Biondi sono diventate come le Orsoline Scalze. Ora pubblicano tutte le concessioni edilizie. ECCO I NOMI
10 Settembre 2024 - 13:15
Ormai c’è un’amministrazione comunale pre commissione d’accesso e post commissione d’accesso. Ma questa è una dimostrazione palmare (e ulteriore) che prima si praticava la sistematica illegalità
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CASERTA – I subappalti, l’allontanamento soffice di Antonio Piricelli, qualche visita improvvisa di Carlo Marino nell’ufficio di Mario Morcone, per anni capo dell’agenzia governativa per i beni confiscati alla camorra, oggi assessore in regione per Vincenzo De Luca, così come si fa quando, diciamocela tutta, un politico vuole “pararsi il culo”.
Marino probabilmente vuole qualche consiglio da Morcone sul qualche casino combinato dal comune di Caserta sui beni confiscati.
Ma soprattutto un improvviso, quasi integrale rispetto del decreto 33 del 2013, meglio noto come legge sulla Trasparenza, autentica croce del malaffare amministrativo di questa provincia, dato che sono pochissimi o nessuno gli enti che rispettano a pieno queste norme.
Come abbiamo spiegato cento volte, occupandoci del caso patologico del comune di Marcianise, se è facoltativo impilare, catalogare i permessi a costruire concessi, poi le cosiddette SCIA, insomma tutto ciò che attiene allo Sportello unico per l’edilizia, o Sue che dir si voglia, all’interno dell’archivio storico della cosiddetta Amministrazione trasparente, sezione che dev’essere obbligatoriamente presente sui siti istituzionali, è al contrario assolutamente obbligatorio – ed è sbagliata l’interpretazione contraria – pubblica le concessioni edilizie nell’Albo pretorio per almeno 15 giorni.
Per gli appassionati della materia, chiamatevi sue comune marcianise su Google e troverete una ventina di articoli, tra i quali anche quelli grazie ai quali è dimostrata l’esistenza di questo obbligo.
Nella Caserta pre-commissione d’accesso se ne sono letteralmente fregati, strafottuti. Franco Biondi e cricca assortita hanno pubblicato quello che gli pareva e piaceva. Nella Caserta post-commissione d’accesso: precisi come un orologio. Manco fosse il comune di Bellinzona.
A investire su Caserta sarà la famiglia di architetti casertana di Alberto Di Nardi, molto apprezzata da Maurizio Mazzotti, storico dirigente a Santa Maria Capua Vetere e all’Ufficio tecnico del capoluogo e oggi ricettore di diversi incarichi pubblici.
Con la sua società omonima, Di Nardi ha ricevuto un permesso a costruire per un edificio che potrà essere ampliato e situato in via Claudio, angolo via Assunta, con un ampliamento massimo del 20% della costruzione che non dovrebbe avere i vincoli presenti nella zona A, ovvero il centro storico, essendo situato nell’area San Benedetto.
Altri permessi riguardano Anna Muraglia per un alloggio a via Santonastasio, Vincenzo Giaquinto per un edificio tutelato in via Tenga, Anna Palmiero in zona Briano e infine