APPALTI ALLA PROVINCIA. Imprenditore “fregato” da Biondi e Vitelli a CASERTA (dopo gli arresti) su una gara da 250 mila euro. Ma si rifà con Magliocca e..

8 Novembre 2024 - 16:33

L’incredibile annullamento dell’aggiudicazione che ha punito la società New Verde, costretta a perdere una commessa da 250 mila euro per una verifica sugli atti dopo sette mesi dal via libera, con in mezzo, in questo lasso di tempo, l’esplosione dell’inchiesta sulla corruzione al comune di Caserta e l’arrivo della commissione d’accesso, viene in parte lenito grazie ad affidamento diretto all’amministrazione provinciale. E sul ribasso finalmente un po’ di onestà intellettuale

CASERTA – Riteniamo che il nove settembre scorso non è stato il miglior giorno possibile nella storia della società New Verde di Andrea Verde, con sede a Quarto.

È il giorno in cui viene annullata la procedura di gara, vinta da questa ditta, bandita del comune di Caserta, finanziata con i fondi del PNRR, e gestita da Franco Biondi, arrestato e scarcerato lo scorso giugno e tornato agli arresti domiciliari pochi giorni fa, relativa a lavori di miglioramento dell’area attrezzata di Villa Giaquinto.

Un appalto da 252 mila euro per il quale il comune ha invitato sette ditte. Non sappiamo quante abbiano risposto (la trasparenza, questa sconosciuta), ma sappiamo che a risultare aggiudicataria è la New Verde, offrendo un ribasso del 5%.

La determina di aggiudicazione era datata febbraio, passano i mesi e arriva giugno, esattamente il 13 giugno, ovvero il giorno in cui vengono arrestati ai domiciliari (poi tutti scarcerati) i dirigenti comunali Franco Biondi e Giovanni Natale, il dipendente Giuseppe Porfidia, l’assessore Massimiliano Marzo e l’imprenditore Gioacchino Rivetti.

Arresti e indagini che hanno portato nell’iscrizione delle notizie di reato anche di Luigi Vitelli (posizione poi stralciata a seguito dell’abolizione del reato di abuso d’ufficio) e di un altro uomo centrale nell’amministrazione di Carlo Marino, ovvero l’ex vice sindaco Emiliano Casale. Ma non solo.

Come si sa, dalla fine di agosto arriva la commissione d’accesso ministeriale, nominata per capire se c’è rischio di infiltrazioni camorristiche a Caserta città, e il comune capoluogo diventa un luogo antropologicamente diverso rispetto al passato.

Vengono pubblicati atti che per anni erano stati tenuti nei cassetti, come i subappalti e tutti (o quasi) i permessi di costruire. E vengono cancellate commesse come quella della New Verde che viene giustificata dal due Biondi-Vitelli come causate da “da attenta verifica degli atti“. Dopo sette mesi dall’aggiudicazione. Non ci addentriamo sul giudizio per carità di patria.

Una brutta notizia allietata a 50 giorni di distanza. Infatti, sempre la New Verde ha ricevuto in questo caso un affidamento diretto dall’amministrazione provinciale di Caserta. È l’Ufficio Ambiente guidato dal dirigente Gianni Solino, questa volta, a scegliere la società di Quarto per la sostituzione delle paratoie metalliche a comando manuale, da manovrare in occasione delle piene del fiume Volturno, situate sulle rive del fiume all’altezza di Capua.

E visto che la somma è inferiore alla soglia massima per gli affidamenti diretti, ovvero 140 mila euro, l’ufficio del dirigente Solino ha potuto contattare direttamente tramite il Mepa (mercato della pubblica amministrazione online) la New Verde.

La ditta di Andrea Verde ha risposto e con grande onestà intellettuale non si è messo a perdere tempo presentando ribassi, sconti minimi, ornamentali del 3-4%. Nessun ribasso, basta liturgie e sconti di facciata. 93 mila e 717 euro era l’importo all’inizio della trattativa imbastita dalla Provincia e così è stato. Una trattativa per modo di dire, quindi.

Piccola nota: l’aggiudicazione a favore della New Verde arriverà a 48 ore dalle perquisizioni a casa e negli uffici di Giorgio Magliocca e nelle stanze della provincia del dirigente Gerardo Palmieri.

Dopo il caso di Caserta città e le indagini sulla corruzione alla provincia speriamo che la società di Andrea Verde non subisca il trattamento antico, scaramantico descritto ne La Patente di Luigi Pirandello e che ha colpito anche personaggi storici della musica italiana, come quella credenza folle sulla sfortuna causata dalla presenza negli spettacoli di Mia Martini che ha portato a drammatiche conseguenze.