Imprenditore casertano chiede una pistola per difendersi: “Ho molti soldi in contanti con me”

6 Gennaio 2025 - 17:12

CASERTA – Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha rigettato il ricorso presentato da un imprenditore agricolo casertano che chiedeva l’annullamento del provvedimento della Prefettura di Caserta, che aveva respinto la sua domanda di rinnovo del porto d’armi per difesa personale e revocato il titolo già concesso.

Il ricorrente sosteneva di essere esposto a pericoli a causa della gestione di ingenti somme di denaro derivanti dalla sua attività commerciale, ma il TAR ha ritenuto che non vi fosse una “dimostrata necessità” di difesa personale. La disponibilità di denaro e le minacce subite non erano considerate sufficienti a giustificare il rinnovo del porto d’armi, poiché il rischio segnalato era comune a molti altri operatori economici.

Inoltre, il Tribunale ha sottolineato che il rinnovo del porto d’armi non crea aspettative di diritto, e che la decisione di non rinnovare il permesso era legittima in quanto l’amministrazione ha il diritto di rivalutare la necessità di tale titolo in base a mutati indirizzi di sicurezza pubblica.

Il ricorso è stato rigettato, con compensazione delle spese processuali.