USURA & CAMORRA. 2 ARRESTI. Prestano 500 euro e ne rivogliono 14.000. E a chi non paga minacce e violenza
16 Gennaio 2025 - 08:17
CASAL DI PRINCIPE – La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, coordinando le indagini dei Carabinieri della compagnia di Casal di Principe, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due individui accusati di usura ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. I due sono ritenuti responsabili di aver gestito un’attività usuraia che ha coinvolto numerose vittime, tra cui imprenditori in difficoltà economiche e persone in grave stato di bisogno.
Le indagini, sviluppate anche grazie ad intercettazioni telefoniche e perquisizioni, hanno permesso di ricostruire un sistema illecito basato sull’erogazione di prestiti ad altissimi tassi d’interesse, compresi tra il 25 e il 40% mensile. Per esempio, per un prestito di 500 euro, i due indagati avrebbero preteso un guadagno di circa 14.000 euro. Le vittime, spesso impossibilitate a restituire quanto dovuto, sono state costrette a subire gravi minacce per la restituzione del denaro.
Nel corso delle perquisizioni è stato rinvenuto un libro mastro, che documentava in dettaglio i movimenti di denaro legati a questa attività criminale. Molti testimoni, esasperati dalla condotta degli usurai, hanno confermato le minacce ricevute e la costrizione a restituire le somme tramite violenza psicologica e fisica.
A complicare ulteriormente la situazione degli indagati, si aggiunge il legame con un noto elemento del clan dei casalesi, recentemente arrestato per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Questo legame avrebbe reso ancora più difficile per le vittime opporsi alle richieste degli usurai.
Il provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Napoli è stato eseguito nell’ambito delle indagini preliminari. Si ricorda che i destinatari del provvedimento sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva, e che gli stessi hanno diritto di impugnare la misura cautelare adottata.