BANCAROTTA &TRUFFA. Altro che azienda di surgelati. Una Maserati Levante, una Porsche Macan e altre 6 auto di gran valore. I giochi di prestigio di cinque geni della trastola. Uno vende a se stesso e rivende con plusvalenza

17 Gennaio 2025 - 14:08

Ci siamo letti e qui sintetizziamo i primi passi dell’ordinanza che ha portato all’emissione di provvedimenti cautelari a carico di 5 persone. Il curatore fallimentare non ha trovato neanche le mura della sede legale. Il liquidatore uccel di bosco e alla fine il tribunale si è arrabbiato sul serio

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CASERTA/VILLA DI BRIANO – (g.g) Leggendo le prime pagine dell’ordinanza che ha portato all’emissione, ad opera del gip del tribunale di Aversa Napoli-Nord, Ilaria Giuliano, di tre ordini di Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per Pietro Scialli, 78enne di Caserta, e Salvatore Liguori, 53enne nato a Casal di Principe residente a Villa di Briano53 anni.

Divieto di esercitare attività imprenditoriale per la durata di 12 mesi per Marco Goglia, nato a Caserta 56 anni fa e residente a Malta difeso dall’avvocato Genny Iannotti, Vincenzo Riccio, 49 anni di Succivo difeso dall’avvocato Mario Griffo e Nicola Cuomo, 56 anni di Caserta, difeso dall’avvocato Angelo Rossi l’impresa Italiana Congelati srl con sede a Gricignano più che un’azienda specializzata nella conservazione dei surgelati sembrava una concessionaria d’auto con compravendite a dir poco ardite.

Scorrendo l’elenco del patrimonio molto fuggevole e sfuggevole di quest’azienda abbiamo trovato, infatti solo un autocarro che magari poteva servire a trasportare merce pagato 7mila euro. Il resto tutte auto e che auto! Nell’ordinanza vengono citati 7 autoveicoli di cui solo due declinati per marca e modello, ossia una Maserati Levante, acquistata dalla Italiana Congelati nel gennaio del 2021 al prezzo di 46mila euro e ceduta in data 7 febbraio 2021, ovvero dopo un solo mese, per la somma di 36mila euro con una svalutazione record e una Porsche Macan  acquistata a luglio del 2018 con il sistema del leasing con riscatto a 74mila 751 euro e alla quale la società Italiana Congelati srl  si era significativamente affezionata (e vorremmo anche vedere) dato che si tratta del veicolo più lungo datato nel sul possesso in quanto ceduta tre anni dopo a Mattia Jose Scialli, figlio di Pietro Scialli 78 anni, uno degli indagati, di Caserta al prezzo di 35mila euro dopo aver, dunque, dato soddisfazione a chi la conduceva dopo averla data nel tempo ai conti, poi rivelatisi invisibili della società Italiana Congelati grazie a ciò che si può scaricare rispetto ad un veicolo intestato ad una società, a una persona giuridica e non a una persona fisica. Perché succede che una Porsche Macan ti permette di risparmiare molto dal punto di vista fiscale anche se non si capisce bene cosa c’entri con l’attività di custodia di deposito di surgelati. Poi ci sono altre 5 auto, della quali, almeno nella prima parte dell’ordinanza, non viene declinato il prezzo. Ma che comunque tanto schifo non dovevano fare se è vero com’è vero che sono state acquistate per somme importanti. Partiamo dall’autovettura acquistata a 56mila 900euro nel giugno del 2021 sempre dalla Italiana Congelati srl e venduta nell’ottobre dello stesso anno, ossia dopo soli 4 mesi, alla Italian

Trade a 30mila e 500 euro. Ora è vero che le auto si svalutano ma quasi un 50% in 4 mesi sembra un po’ esagerato. Evidentemente la Italiana congelati era una società di coglioni visto che la Italian Trade dopo aver festeggiato questo acquisto in stile lotteria vende la stessa auto a 44mila euro nel maggio del 2022 ossia dopo 7 mesi dall’acquisto e dopo 11 mesi dall’altro acquisto fatto dalla Italiana Congelati. Qui dobbiamo fermarci solo un attimo per sottolineare che qui c’è un personaggio fulcro: Vincenzo Riccio residente a Succivo il quale, contemporaneamente, è l’amministratore nonché legale rappresentante di 3 società cioè della Italiana Congelati srl, della Italian Trade, e della congelati Italia. Per cui, il Riccio in quanto amministratore della Italiana Congelati vende in pratica a se stesso, alla Italian Trade, l’auto con quasi il 50% di svalutazione dopo 4 mesi. Poi, che fa Riccio, sempre lui: dopo aver venduto l’auto a se stesso a 21mila euro in meno rispetto alla somma pagata, la rivende a 44mila euro ossia a 14mila euro in più. Magari questo qui sarà assolto perché ha un ottimo avvocato, ma qui ci vuole veramente un ottimo avvocato. Scendendo leggermente di presso la Italiana Congelati acquista un’altra auto spendendo stavolta 51mila e 900 euro a settembre 2021 ossia tre mesi dopo l’aver acquistato l’auto da 56mila e 900 euro. Passati soli due mesi nel novembre 2021 la vende alla Congelati Italia, ossia di nuovo ad una società amministrata dalla stessa persona, il già mitico per noi Vincenzo Riccio, a 40mila e 800 euro. Dunque due mesi 11mila euro in meno. Qui, Riccio fa la stessa cosa diventando una sorta di Dr. Jekyll e Mr. Hyde del pistone e dell’iniezione elettronica: ha comprato a 51mila ha venduto a se stesso a 40mila e 800euro e in fine vende a 44mila euro e stavolta l’ordinanza non ci specifica chi è l’ultimo acquirente.

Andiamo ora ai prezzi più modici. Nel maggio 2021, un periodo di frenesia automobilistica in cui realmente nutriamo qualche dubbio sul fatto che un sofficino o un bastoncino fosse stoccato da qualche parte ad opera della Italiana Congelati, questa acquista a 33mila 700 euro. Qui è chiaro che con la svalutazione non si piò esagerare essendo il prezzo di partenza non elevatissimo per cui l’ottimo Riccio decide di vendere a settembre, cioè dopo 4 mesi a 25mila euro. Battute a parte la concentrazione di questi acquisti e di queste operazioni a dir poco sospette si concentra sempre nello stesso periodo. Ed infatti risale all’aprile 2021 l’acquisto di una ulteriore auto, stavolta una cosa così tanto per gradire, forse una city car, a 18mila euro. Stavolta, per ciò già ci risulta gradito come succede spesso a questo giornale quando incrocia delle simpatiche canaglie, realizza un colpo di classe visto che l’auto la compare come Italiana Congelati di cui è legale rappresentante ad aprile 2021 e per essere ancora più se stesso di se stesso, la vende scusateci lo spassoso gioco di parole, proprio a se stesso stavolta come persona fisica cioè a Vincenzo Riccio 49 anni di Succivo che paga 12mila euro per poi rivenderla. E anche in questo caso c’è la plusvalenza che però Riccio fa personalmente dato che l’auto viene venduta a non si sa chi, perché nelle prime battute di questa ordinanza ciò non viene indicato, alla somma di 16mila 700 euro

Per dare un senso a questo sospetto, tourbillon per usare un eufemismo, dobbiamo risalire alle prime righe dei contenuti della premessa che la gip Giuliano formula. La Italiana Congelati viene messa in liquidazione e questa procedura viene affidata a un liquidatore di Villa di Briano che di nome fa Salvatore e di cognome fa Liguori 53enne residente di Villa di Briano

Della serie, e quando lo acchiappi a questo qua! Ci prova invano il tribunale di Aversa Napoli-Nord attraverso un curatore fallimentare, il quale spedisce una pec che si disperde nei meandri della rete in quanto l’indirizzo del destinatario, dunque quello di Salvatore Liguori, non è valido. Il curatore ci prova con i vecchi sistemi, cioè con una bella raccomandata cartacea. Aspetta e spera le raccomandate. che diventano a un certo punto più di una, non vengono mai ritirato da uno che per fare il liquidatore deve pur possedere dei requisiti di legge. A questo punto il curatore prende, come si suol dire, il coraggio a due mani e si reca di persona, fisicamente, alla sede legale perché quella operativa (?) era ubicata, come già scritto prima, a Gricignano

Ma anche la trasferta del curatore a Villa di Briano nella presunta sede legale che si muoverebbe in teoria a pochi metri di distanza dall’abitazione del liquidatore Salvatore Liguori si risolve in un flop visto che a quel civico non ci sono proprio i locali fisici della sede legale

La chiusa di questo primo articolo la dedichiamo ad un Fiat Doblò. Qui sul viso del curatore si apre un sorriso in quanto ravvisa dopo non aver trovato una sola scrittura contabile che mostri l’attività della Italiana Congelati che questo Doblò è l’unico veicolo in possesso, come risulta da visura Pra, della Italiana Congelati.

Ooohhh finalmente ho qualcosa da dare ai creditori. Niente di che, ma qualcosa. E no, caro curatore, caro tribunale di Aversa Napoli nord. Anche il Doblò c’è ma non si vede in quanto le numerose intimazioni, inviate all’ugualmente invisibile liquidatore Salvatore Liguori, affinchè riconsegni il veicolo rimangono infruttuose.