MONDRAGONE. LE INTERCETTAZIONI. Francesco Tiberio La Torre, che voleva comprare all’asta l’immobile di un pub, fa il nome di un noto commercialista
10 Novembre 2018 - 17:44
MONDRAGONE (g.g.) – Francesco Tiberio La Torre pensava in grande, ritenendo di essere all’altezza di diventare un camorrista con la “c” maiuscola. Droga per far cassa e poi investimenti lucrosi. In una delle tante intercettazioni presente nella recente ordinanza più volte citata nei giorni scorsi, La Torre fa cenno diretto a un progetto immobiliare che prevederebbe l’acquisto, presumiamo all’asta fallimentare, di un immobile relativamente grande di Falciano del Massico che, al tempo, ospitava il pub “La Vida Loca”.
Nell’intercettazione, Francesco Tiberio La Torre fa il nome del commercialista, di Falciano del Massico, Sciaudone. Ovviamente si tratta di un’affermazione di Francesco Tiberio La Torre che il Gip del Tribunale di Napoli ha deciso di pubblicare all’interno dell’ordinanza da lui firmata, per cui ciò, le parole di Francesco Tiberio, non significa che effettivamente questi conosceva il commercialista Sciaudone. Lo riferisce in auto a De Crescenzo e noi ci limitiamo a riportarlo. L’unica struttura di servizi che in città, a Falciano del Massico, reca quel cognome nella sua ragione sociale è lo “Studio Sciaudone’s” di Corso Oriente. Siamo riusciti anche a risalire al nome del commercialista in questione ma dato che nell’ordinanza è citato solo il cognome, la nostra ricerca di approfondimento si derma qui.