IL RICORDO. Luciano Antonetti il prof anticonformista è riuscito a far innamorare della matematica gli studenti del Diaz

4 Gennaio 2019 - 16:17

 

CASERTA (di Stefania Modestino) – Luciano Antonetti, storico professore del liceo Diaz se n’è andato a 72 anni compiuti meno di un mese fa.

Un professore fuori dagli schemi eppure uno della vecchia guardia. Un uomo simpatico e divertente, alternativo e ironico, questo è stato Luciano Antonetti. Amato dai colleghi e dagli studenti con cui riusciva ad instaurare un rapporto particolarissimo , un composto di complicità e di rigore, di empatia e di rispetto dei ruoli, inimitabile per umanità e per competenza. Senza dubbio è stato un’eccellenza come professore e come matematico.

Arrivava a scuola con la moto o con una spyder decapottabile rossa, grandi occhialoni, capelli lunghi, a volte il codino oppure con i capelli cortissimi. Solitamente si tratteneva un po’ fuori, faceva “salotto” con i colleghi prima del suono della campanella… barzellette, risate, sempre ironico e dissacratore.

Il Prof. Luciano Antonetti

Elegante nella sua figura snella e nei modi , Luciano era un signore e poteva permettersi di scherzare scivolando, volutamente, nel turpiloquio senza mai essere volgare. Si divertiva a scandalizzare, a esagerare, ma poi con un sorriso si rendeva amabile.

I suoi ex alunni lo ricordano su facebook :“La matematica per lui era una fonte inesauribile di stimoli e rompicapo: un modo per testare la nostra maturità, per imparare ad affrontare il mondo e per passare del tempo con i suoi alunni, quelli che oggi si definirebbero molto più volentieri dei discepoli”.

E ancora: “Ciao Prof! Oggi il nostro cuore si riempie di dolore. Resterai dentro di me e dentro di noi per tutta la vita, non solo per averci trasmesso con semplicità il sapere della matematica, come soltanto un grande insegnante sa fare, ma per esser stato anche un maestro di vita e, in modo differente per ciascuno di noi, un amico e un secondo padre.”

Ed è stato veramente così. Fuor di retorica, Luciano Antonetti aveva ben chiaro il senso delle priorità educative, sapeva guardare lontano e non si fermava mai a stigmatizzare una défaillance di un ragazzo. Sapeva che anche l’errore- e forse soprattutto l’errore- aveva una valenza positiva e sapeva motivare i ragazzi allo studio facendo apparire la scuola come un gioco in cui, però, i giocatori sono tenuti ad osservare le regole e la massima serietà. Molto difficile spiegare come possa fare un matematico a far innamorare dello studio gli alunni, difficile, ma Luciano ci è sempre riuscito…un moderno, stravagante, alternatvivo Professore della “vecchia guardia”, un uomo buono e perbene che ha amato i propri alunni…alunni che non lo dimenticheranno mai.