Un indizio, due indizi, una prova. Milioni di euro targati Gisec ai soliti amici di Carlo Savoia

17 Aprile 2019 - 18:45

CASERTA (l.v.r.) – Nel comunicato di richiesta rettifica della Gisec al primo dei nostri articoli sugli appalti conferiti dall’azienda provinciale, si faceva riferimento, nel caso della Waste Travel, di un caso isolato, un affidamento diretto dovuto ad una gara andata deserta. Un’eventualità che fa parte del mondo dei bandi e degli appalti. Ma un eventualità che dovrebbe essere più unica che rara, visto il numero di società invitare (53, dati Gisec).

Il problema, però, che il caso non è isolato, anzi, dopo avervi riportato due esempi molto simili rispetto alla aggiudicazione alla Waste Solution del maddalonese Pietro Ventrone (finito agli arresti), a favore del duo Fontana Service, facente parte di Cite, e della Enki, azienda milanese che con le società legate al consorzio e, attraverso un fil rouge, a Carlo Savoia, lavora stabilmente anche nella provincia di Napoli.

Ci sono tre lotti aggiudicati ad inizio ottobre 2018, rispettivamente da 975 mila euro, 487 mila cinquecento euro e da 1 milione e 462.500 euro, per il trattamento di rifiuti contrassegnati dal codice cer 19.12.12, sarebbe a dire i prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti contenenti sostanze non pericolose, che hanno visto come vincitrice la Enki insieme alla Fontana Service srl della coppia Giuseppe Diana e Giovanni Fontana. Sul sito della Gisec, si parla di “procedura aperta”, alla quale, quindi, potrebbero partecipare tutti gli operatori economici dotati delle caratteristiche e qualifiche adatte all’affidamento. Ma sempre nel portale della società interamente di proprietà della provincia di Caserta, non vengono segnalate altre società invitate o partecipanti che non siano la Enki.

Un bando aperto con un solo partecipante. E senza concorrenza è inevitabile che il duo Enki+Fontana Service abbia vita facile, difatti l’offerta di ribasso presentata è minima, quasi irrisoria: 0,37%. In una procedura aperta, solitamente, una percentuale del genere soccomberebbe contro forti ribassi presentati dalle altre concorrenti, e invece, senza altre società partecipanti, la Enki+Fontana Service ha potuto portare a casa tre lotti per quasi 3 milioni di euro.

Il rapporto in positivo tra Enki e i membri di Cite, però, supera anche i confini della regione Campania, come dimostra l’appalto di Ama (la società del comune di Roma che si occupa della gestione integrata dei servizi ambientali) portato a casa, attraverso un associazione temporanea d’impresa tra una società di Monza, l’impresa Sangalli, il Consorzio CITE, la tedesca Mag e la Enki nel 2015.