Il RAPPORTO SEMESTRALE DELLA DIA. Il pentimento di Nicola Schiavone, le estorsioni, l’usura, la “nuova” droga e i rapporti con la politica
19 Luglio 2019 - 13:07
CASAL DI PRINCIPE – “Nell’area casertana il clan dei CASALESI con al vertice le famiglie Schiavone, Zagaria, Iovine e Bidognetti oltre agli illeciti tradizioni, come le estorsioni, l’usura il traffico di stupefacenti le scommesse d’azzardo, il cartello criminale è riuscito, nel tempo, ad affiancare forme di condizionamento della realtà politica locale“. E’ quello che emergere nella relazione del secondo semestrale della Direzione Investigativa Antimafia sull’attività repressiva e controllo effettuava territorio casertano.
Emerge, inoltre, nel dettagliato rapporto degli investigatori che è vero che ‘ci sono le potenti alleanze dei CASALESI con i gruppi napoletani come i Moccia di Afragola e i Mallardo di Giugliano in Campania‘ ma il gruppo casertano ha subito un grosso smacco con il pentimento del figlio del capoclan Schiavone detto Sandokan. “Un importante elemento di novità rispetto agli assetti criminali dell’area casertana – si legge – è da individuarsi nella scelta, nel mese di luglio 2018, della scelta di collaborazione con la giustizia di Nicola Schiavone“.