Il cognato di Bidognetti voleva picchiare in piazza a S.MARCELLINO, davanti a tutti i suoi compaesani, Fioravante “porcellino”. Ecco perchè

26 Luglio 2019 - 17:56

PARETE – Durante i momenti dell’estorsione consumata nei confronti dell’imprenditore Paolo Feliciello di Parete, si sono registrati degli attimi di tensione tra Enrico Verso, ‘o mannese, cognato di Raffaele Bidognetti o’ puffo e Salvatore Fioravante detto porcellino. Questi, infatti si era presentato dal Feliciello a chiedergli la consegna di mille euro, minacciandolo velatamente: se non avesse pagato, ognuno si sarebbe assunto “le proprie responsabilità“.

E allora Verso comincia una serie di conversazioni con altri interlocutori ai quali confessa la sua ira. Ad un certo Salvatore, che non è stato identificato, dice di voler andare a San Marcellino, a dare una lezione pubblica a porcellino: “Lo picchio, – dice in uno dei dialoghi intercettati in auto – io a quello gli faccio male e lo picchio in mezzo a San Marcellino, lo faccio fare una figura, che scendo con la mazza in mano e gli dico stò cecato scemo.”

Poi ancora, conversando con D’Abbronzo,

o’mannese afferma di avere l’intenzione di contattare un uomo che chiama “Corrado” il quale avrebbe dovuto avvertire Fioravante di smetterla di estorcere denaro a Paolo Feliciello. D’altronde, Corrado aveva avuto dei “piaceri” dal cognato di Bidognetti e dunque, non poteva dirgli di no.

Per gli inquirenti non ci sono dubbi: il Corrado al quale si riferisce Verso, altri non è che Corrado De Luca, affiliato al clan dei casalesi fazione Iovine.

Il resto lo leggete nello stralcio che pubblichiamo qui in calce.

 

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA