CASERTA. Mario Pagano ritrova il sorriso: col secondo dissesto punta a chiudere a 18/19 milioni di euro

27 Aprile 2018 - 13:03

CASERTA – (Gianluigi Guarino) Attenzione: qualche istruzione per l’uso relativa al dissesto bis. Il fatto che sia stato dichiarato per un mancato riequilibrio di 10 milioni di euro, non significa che il comune di Caserta dovrà rispondere per 10 milioni di euro. Com’è successo la volta scorsa, la massa debitoria verrà computata e cristallizzata. C’è da ritenere anche se i signori della commissione liquidatrice non anno ufficializzato il resoconto del primo dissesto, che la cifra debitoria del comune si sia quantomeno dimezzata.

Qualche esperto ipotizza che dovrebbe attestarsi sui 60, 70 milioni. Ciò vuol dire che tutti quelli che sono stati chiamati dalla prima commissione liquidatrice per transare e che non hanno accettato l’offerta al 40% (pochi, maledetti e subito), si ritrovano di nuovo in lizza per essere di nuovo interpellati.

Tra questi, c’è sicuramete Mario Granato Pagano, ex patron di tante cose, monnezza, parcheggi, piazza mercato e compagnia bella, il quale vanta un credito col comune di Caserta di 43 milioni di euro.

A quanto ci risulta, la commissione liquidatrice gli aveva offerto 17 milioni di euro.Lui ha detto che con quei soldi non ci pagava nemmeno i debiti. Ma la sensazione è che se gliene avessero offerti 18-19, l’operazione si poteva fare.

Quindi, casualmente, ma stavolta lo diciamo senza ironie, Mario Pagano è il primo ad essere contento di questo dissesto bis che gli consentirà di risedersi al tavolo con la commissione liquidatrice, la quale avrà un peso inferiore di massa debitoria rispetto a quella del primo dissesto e quindi magari potrà concedere qualcosa in più.

Da dove arriveranno i soldi? Del Gaudio, nel 2011, accese un super mutuo con la cassa depositi e prestiti, a cui il comune erogherà per molti anni interessi significativi. Stavolta vedremo. Non è detto che sia la cassa depositi e prestiti, ma questo è un discorso un pò complesso che vi andremo a spiegare nei prossimi giorni.