BARBIERE UCCISO. I vestiti di padre e figlio, accusati di omicidio, messi in lavatrice dopo le coltellate

30 Gennaio 2024 - 13:13

CASTEL VOLTURNO – Vanno avanti le udienze del processo in corte d’Assise a carico di Alessandro Moniello, 54 anni, e suo figlio Roberto, 28, accusati dell’omicidio di Luigi Izzo ucciso nella notte tra il 5 ed 6 novembre 2022 a Castel Volturno nel vialetto di casa in località Scatozza sotto gli occhi della moglie.

Secondo la tesi della procura, avrebbero agito in due in una zona poco illuminata e colpito l’uomo con due lame. Il processo si aprirà il 21 novembre in Corte d’Assise a Santa Maria Capua Vetere.

Ha parlato uno dei carabinieri di Mondragone che sono intervenuti in quella notte. Il militare ha spiegato che Roberto e Alessandro Moniello arrivarono in caserma con dei vestiti diversi rispetto a quelli indossati la notte dell’uccisione di Luigi Izzo. Quegli abiti furono poi consegnati dalla famiglia dei due.

I vestiti di quella notte furono lavati in lavatrice, secondo quando raccontato agli inquirenti.

Tutto sarebbe nato nella tarda serata del 6 novembre all’esterno di un bar in via Domiziana dove si trovava la famiglia degli indagati per festeggiare il compleanno dello stesso Roberto. Una rissa tra giovani che coinvolse anche il fratello di Luigi ed alcuni commercianti della zona.

Anche Roberto Maniello prese parte alla rissa rimediando una frattura ad un dito ed alcuni colpi al volto. La vittima intervenne per calmare gli animi e riportare suo fratello a casa. Terminato lo scontro padre e figlio si misero, secondo l’accusa della Procura, alla ricerca della vittima trovandolo fuori la sua abitazione dove fu ucciso.