La condanna definitiva ai Bifone, Petruolo e co. Le motivazioni, il ruolo delle donne e l’intesa con i Mazzacane

2 Luglio 2018 - 17:09

PORTICO DI CASERTA – La seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha depositato le motivazioni della sentenza, terminata con dieci condanne nel processo sul giro d’affari della famiglia Bifone.

Erano le due donne a gestire il business della famiglia in assenza dei due boss del clan, sotto l’ala del gruppo Belforte.

Nelle motivazioni della sentenza, la corte spiega che “il contesto associativo nel quale erano inserite le condotte degli imputati dando atto dell’esistenza di un’associazione di tipo mafioso denominata ” clan Bifone ” diretta da Antonio e Alfredo Bifone (e nel periodo di loro detenzione da Di Caprio Silvana e Di Caprio Giuseppina ) in accordo con il clan Belforte.”

 

LE CONDANNE:

Alfredo Bifone – 15 anni
Giovanni Cicala – 11 anni
Silvana Di Caprio – 6 anni e 4 mesi
Antonio Di Vilio – 9 anni e 8 mesi
Gerardo Petronzi – 10 anni
Gaetano Tartaglione – 6 anni
Antonio Barracano – 3 anni ed un mese
Giuseppina Di Caprio – 7 anni
Francesco Di Monaco – 9 anni e 4 mesi
Carmine Petruolo – 4 anni.