MONDRAGONE. “Sono un ragazzo fortunato perché mi hanno regalato un…”posto. Emanuele Bosi non sbaglia un colpo

31 Agosto 2018 - 15:46

MONDRAGONE (g.g.) – Deve aver creato disappunto, vi garantiamo, non solo tra gli avversari dall’amministrazione comunale capitanata da Virgilio Pacifico, ma anche dai suoi sostenitori, la vicenda che ha coinvolto il giovane Emanuele Bosi. Attenzione, sarebbe stato troppo poco metterci qui a dire che ‘sto Bosi, in quanto nipote del potente consigliere comunale Vincenzo Corvino, era stato assunto a tempo determinato tra i 12 Apu, i lavoratori di pubblica utilità, già percettori in passato di ammortizzatori sociali.

La vicenda di Bosi deve aver fatto incazzare tanti perché a un certo punto ci si è resi conto che questo ragazzo, per dirlo alla Jovanotti “è un ragazzo fortunato“. Ai tempi di Schiappa, ha lavorato all’interno della pro-loco attraverso uno strumento sul quale CasertaCe si è occupata a lungo su scala provinciale e interprovinciale, collegato alle strane peripezie dell’Unpli (Unione nazionale delle pro-loco d’Italia), ente che gestisce proprio, e non certo gratuitamente, alcune forme di servizio civile.

Successivamente, quando Vincenzo Corivno è diventato consigliere comunale della nuova maggioranza di Virgilio Pacifico, ecco che Bosi è entrato nel novero dei già citati Apu. In questo periodo, Bosi viene affidato presso l’ufficio servizi sociali della sede comunale di palazzo Bencivenga Biondani nella zona mare, proprio, manco a dirlo, a quattro passi dalla casa di “zio Vincenzo”.

Ora uno è portato a pensare che avendo preso un impegno e avendo anche strappato il posto a un altro giovane, che sperava di diventare Apu, il Bosi vada a concludere, coscienziosamente e disciplinarmente, il suo periodo di lavoro all’interno del progetto finanziato dalla regione.

Non ci risulta, infatti, che una defezione possa essere sostituita con il primo degli esclusi nel concorso. Per cui, quando si è configurata all’orizzonte la possibilità, pardon, quando si è configurata all’orizzonte la fortuna, perché questo è un ragazzo fortunato, di essere scelto, per puro caso e per qualità indiscutibili, tra i quattro nuovi tirocini attivati dal programma Garanzia Giovani presso il comune di Mondragone, lui, lo scorso 18 luglio ha piantato baracca e burattini e ha rinunciato al progetto Apu, così come è scritto testualmente nella determina a firma del dirigente Emanuele Vignale,lasciando scoperto il suo posto.

Domanda: ma se non si fosse trattato di un parente diretto di un politico che oggi conta ed è determinante per la vita dell’amministrazione comunale, avremmo assistito alle stesse possibilità e agli stessi “colpi di culo”?

 

CLICCA QUI PER LEGGERE LA DETERMINA SUGLI APU E BOSI