CAMORRA & MONNEZZA. Il TAR ferma l’appalto milionario dei rifiuti alla Esi perché “Carlo Savoia potrebbe essere legato al clan dei Casalesi”

14 Maggio 2022 - 11:29

CASERTA – I problemi per l’imprenditore Carlo Savoia, ritenuto dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli responsabile di aver truccato la gara da 116 milioni di euro per il servizio rifiuti del comune di Caserta, con la complicità del ex dirigente Marcello Iovino, del dipendente comunale Pippo D’Auria, di Pasquale Vitale e del sindaco Carlo Marino, non finiscono solo nella storia relativa al comune capoluogo.

Infatti, il TAR di Lecce ha sospeso l’aggiudicazione della gara d’appalto per il servizio, sempre di raccolta rifiuti, nel comune di San Donaci, in Puglia.

Il provvedimento riguarda la ditta Ecologia e Servizi Italia, quella società che insieme ad Energeticambiente avrebbe dovuto aggiudicarsi il mega appalto verde a Caserta.

I giudici del tribunale amministrativo regionale leccese ha ritenuto inevitabile la sospensione dell’aggiudicazione dell’appalto, in ragione dell’ipotizzata vicinanza della Ecologia e Servizi al clan dei Casalesi proprio tramite Carlo Savoia, gestore di fatto della società ma, sulla carta, semplicemente marito del socio di maggioranza della stessa ditta, Lucia

Iorio, il coinvolgimento di Savoia nell’indagine della direzione distrettuale antimafia di Napoli sugli appalti truccati, tra cui, come detto, quello di Caserta.

Tra le altre cose, l’aggiudicataria non aveva dichiarato, al momento della partecipazione, la sussistenza di rilevanti indagini penali a carico dell’ex amministratore unico dell’azienda (cessato dalla carica il 20 aprile 2020), Gennaro Cardone, il braccio destro di Savoia, anche lui coinvolto nell’indagine della Dda.

Il TAR nel suo provvedimento ha previsto che sia la stazione unica appaltante della provincia di Brindisi a prendere una decisione definitiva. Da quello che è emerso, pare che la centrale di committenza non fosse a conoscenza delle indagini sulla ditta arrivata prima, cioè la Ecologia e Servizi, solo grazie ad un ricorso della seconda classificata a presso il TAR è fuoriuscita la storia.