CASERTA. 246° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza: oggi la cerimonia nel rispetto delle misure anti Covid. TUTTI I NUMERI DEL BILANCIO OPERATIVO 2019

23 Giugno 2020 - 14:48

CASERTA – Alle ore 10.30 di oggi, nella Caserma “Domenico Bovienzo”, sede delle fiamme gialle casertane,
è stato celebrato il 246° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.
La cerimonia, improntata a doverosa sobrietà e nel pieno rispetto delle misure vigenti per la
gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha visto la partecipazione dei
Comandanti dei Reparti operativi della provincia di Caserta, di una rappresentanza di finanzieri
di ogni ordine e grado e dei Presidenti delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Finanzieri
d’Italia in congedo presenti sul territorio.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno speciale
del Comandante Generale della Guardia di Finanza, il Comandante Provinciale, Col. t.ST
Andrea Mercatili, ha espresso ai presenti il ringraziamento per l’impegno profuso al servizio dei
cittadini e per i risultati operativi conseguiti nell’anno appena trascorso, soffermandosi
sull’importanza dell’attività svolta dalla Guardia di Finanza in questo particolare momento di
emergenza sanitaria al fine di contrastare ogni pratica fraudolenta e di neutralizzare, per tempo,
eventuali tentativi di infiltrazione o ingerenza delle organizzazioni criminali nel tessuto
imprenditoriale, cercando così di impedire che le sofferenze del Paese possano essere
indegnamente sfruttate da operatori senza scrupoli.
Nel corso della cerimonia sono state anche lette le motivazioni degli encomi solenni concessi ai
militari che si sono particolarmente distinti nel corso delle più rilevanti operazioni di servizio
dell’ultimo anno a contrasto del contrabbando di prodotti petroliferi e di sigarette e nella
repressione di gravi reati commessi da pubblici amministratori.
In allegato, una sintesi dei risultati di servizio conseguiti dai reparti della Guardia di Finanza
della provincia nel corso del 2019 e dei primi cinque mesi del 2020, con particolare riguardo al
bilancio operativo afferente l’emergenza sanitaria in atto.

 

BILANCIO OPERATIVO DEL 2019

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Frodi carosello, indebite compensazioni e traffici illeciti di prodotti petroliferi e
tabacchi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio provinciale su
cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli
effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi
fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.
Un’azione che, nel corso del 2019, si è concretizzata nell’esecuzione di 505 interventi
ispettivi e di 193 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di reprimere
numerosissimi reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false,
all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione) e di denunciare 193
soggetti, di cui 13 tratti in arresto.
Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette
e IVA è di circa 67 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle
competenti Autorità Giudiziarie ammontano ad oltre 100 milioni di euro.
Nove i casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili a
estero-vestizioni di società in realtà gestite dall’Italia.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 34 i casi scoperti di
società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A., anche mediante indebite
compensazioni.
Non meno significativo è l’impegno delle Fiamme Gialle casertane nel contrasto
all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 74 soggetti sconosciuti al
Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente oltre 114 milioni di euro di
IVA dovuta. Inoltre, sono stati verbalizzati 249 datori di lavoro per aver impiegato 680
lavoratori in “nero” o irregolari.
Ammontano, invece, a 53 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di
contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale
mediante servizi di prevenzione lungo le rotabili maggiormente interessate dai traffici
illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria
volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere
transnazionale, operanti nel settore.

Complessivamente, sono stati sequestrati 150.667 chilogrammi di prodotti energetici,
cui si aggiunge un consumato in frode di 59.861 chilogrammi.
In particolare, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Caserta ha concluso
l’operazione convenzionalmente denominata “Black Spirit”, che ha permesso di
neutralizzare un gruppo criminale transnazionale dedito alla commercializzazione di alcol
e bevande alcoliche in evasione di accisa attraverso quattro diversi sistemi di frode, che
hanno permesso di sottrarre ad imposizione negli anni 2017 e 2018 oltre 5 milioni di litri di
prodotti alcolici con conseguente evasione di imposte per oltre 20 milioni di euro. Al
termine delle investigazioni sono stati segnalati all’A.G. 49 responsabili, nei confronti dei
quali sono state poi eseguite 30 misure cautelari personali e sequestri preventivi per circa
80 milioni di euro.
Parimenti intenso è stato l’impegno dei Reparti a contrasto del contrabbando di
sigarette: nel 2019 sono stati eseguiti 115 interventi, che hanno portato al sequestro di
oltre 27 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e di 16 automezzi.
In particolare, nel mese di giugno il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Caserta ha
intercettato nelle campagne di Pastorano un autoarticolato con targa estera intento a
scaricare oltre 10 tonnellate di sigarette di contrabbando. Nell’occasione, sono stati tratti in
arresto 7 contrabbandieri sorpresi a stipare il carico in un rudere agricolo per poi essere
trasportato con dei furgoni fino alle piazze di vendita al dettaglio.
A settembre, inoltre, la Compagnia di Aversa ha sequestrato circa 5 tonnellate di tabacco
trinciato e migliaia di filtri, quali semilavorati destinati alla fabbricazione abusiva di
sigarette.
Nel settore del gioco illegale ed irregolare sono stati eseguiti nel 2019 n. 131 controlli,
riscontrando 54 violazioni. Inoltre, sono state concluse 8 indagini di polizia giudiziaria.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA
PUBBLICA

La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2019, 10 Piani operativi al contrasto
agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la
legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione,
pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni
e indebite percezioni.
Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi
pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di
disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso
complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo
della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende:
benessere, crescita e sviluppo.
272 sono stati gli interventi complessivamente svolti nel 2019 a tutela dei principali flussi
di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a
carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale,
cui si aggiungono 45 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura
ordinaria e 26 deleghe svolte con la Corte dei conti.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state
pari a circa 8 milioni di euro, mentre si attestano su circa 4 milioni di euro quelle nel
settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti
denunciati complessivamente pari a 240.
Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul
versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile
danni per più di 142 milioni di euro a carico di 433 soggetti.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del
“reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al
contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno
reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di
denunciare all’Autorità Giudiziaria 62 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla
normativa di settore. Tra questi figurano anche soggetti intestatari di ville e autovetture
di lusso, evasori totali e persone dedite a traffici illeciti.
Nell’ambito dei Piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa
previdenziale e sanitaria, i Reparti hanno portato a termine, in totale, 18 interventi,
segnalando all’Autorità giudiziaria 240 persone.
Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica
Amministrazione, sono state denunciate 66 persone per reati in materia di appalti,
corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione.
In tale contesto, il dipendente Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, a settembre 2019,
ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal GIP
presso il Tribunale di Santa Maria C.V., con la quale è stata disposta l’applicazione della
misura cautelare personale nei confronti di 4 soggetti, responsabili di abuso d’ufficio e
falso, nonché il sequestro preventivo di 4 manufatti industriali, per un valore
commerciale ad opere finite stimabile in oltre 70 milioni di euro. Le attività di indagine
hanno consentito di rilevare a carico degli indagati reiterate condotte di abuso d’ufficio,
falso ideologico e violazione delle norme urbanistiche. In particolare, il dirigente
all’Urbanistica del Comune di Marcianise è stato accusato di aver deliberatamente
rilasciato, tra il mese di aprile 2017 e quello di gennaio 2018, 3 permessi a costruire in
violazione al piano urbanistico vigente, facendo strumentale riferimento a delibere e
convenzioni artatamente predisposte e, comunque, prive di valore provvedimentale, non
essendo state validate dal Consiglio Comunale. In questo modo era stata avviata
un’ampia attività speculativa all’interno dell’area dell’Interporto Maddaloni –
Marcianise, edificando grandi strutture prefabbricate da vendere o affittare a privati per
fini commerciali (in ampliamento del già esistente parco commerciale denominato
“CAMPANIA”) e/o a scopi logistici, variando, di fatto, la destinazione dei terreni, già
definita nell’ambito dell’originaria progettazione dell’Interporto.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di
infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità
organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che
va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico
finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.
Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva
analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino
connotati da concreti ed immediati profili di rischio, focalizzando l’attenzione agli
arricchimenti patrimoniali da parte di soggetti apparentemente privi di adeguate capacità
finanziarie.
In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli
accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei
confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio
delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la
c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si
propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico.
L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per
impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché
per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e
continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate
indagini di polizia giudiziaria e, sul piano preventivo, nell’approfondimento delle
segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa
antiriciclaggio.
È stata, tra l’altro, conferita priorità all’analisi di quei contesti legati alla fase
emergenziale e post emergenziale, che vengono delegati con immediatezza ai Reparti
competenti per i conseguenti sviluppi operativi, in relazione alla possibile
connessione con tentativi di infiltrazione della criminalità nel sistema economico,
alle pratiche speculative sui prezzi dei dispositivi medici di protezione individuale o alle
procedure di approvvigionamento di materiale medico, nonché, in prospettiva, con
l’utilizzazione delle provvidenze che saranno poste a disposizione di cittadini e imprese
per superare la contingente crisi economica.
Altra importante direttrice, anche in prospettiva futura, dell’azione della Guardia di
Finanza per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo
è rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso
del controllo economico del territorio.
Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema
economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella
di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di
abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di
soluzioni d’investimento non sicure.
Nel corso del 2019, in particolare, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione
della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 301
soggetti, ed ammonta ad oltre 118 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili,
aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria.
Al contempo, si è proceduto ad un sistematico ricorso alle alternative misure di
prevenzione, individuate dal Codice Antimafia nell’amministrazione e nel controllo
giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata, tese al
recupero delle condizioni di legalità ed al reinserimento nel mercato economico di queste
realtà imprenditoriali
Sono stati eseguiti 207 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della
Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della
documentazione antimafia.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 87
indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’A.G. di 68 persone per
i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 13 sono stati tratti in arresto. Il valore
del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 18 milioni di euro, mentre sono stati
effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 25 milioni di euro.
Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati operati sequestri di
beni per un valore di circa 6 milioni di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di
oltre 55 milioni di euro.
Tra le attività del Corpo svolte nel 2019 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si
pongono quelle – convergenti su 3 Piani operativi – a contrasto dei fenomeni di
contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle
merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di
sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 219 interventi e dato esecuzione a più
di 51 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 135.000
prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri.

LE OPERAZIONI DI SOCCORSO E IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E
SICUREZZA PUBBLICA

Prosegue incessante la quotidiana azione di soccorso della componente specialista
della Guardia di Finanza, impegnata nelle principali e più complesse operazioni di
salvaguardia della vita umana in ogni ambiente e contesto.
L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è
stato confermato, altresì, nell’ambito delle recenti direttive emanate dal Ministero
dell’Interno per la gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare
rilevanza, cui il Corpo partecipa con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo
Pronto Impiego “AT.P.I.”.
Nel generale contesto del concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza
pubblica, rientrano anche gli eventi di respiro internazionale caratterizzati dalla
contemporanea presenza di numerose Autorità estere e, spesso, organizzati in luoghi
anche prospicienti le aree litoranee e portuali.
In particolare, nel corso del 2019, il Corpo ha partecipato ai dispositivi interforze per la
tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, tra cui le “Universiadi 2019”, manifestazione
sportiva multidisciplinare rivolta ad atleti universitari provenienti da ogni parte del mondo,
tenutasi anche a Caserta nel periodo 1 – 15 luglio, per la quale i Reparti della Provincia di
Caserta hanno assicurato la presenza giornaliera di circa 70 militari.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione
contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il
Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno
della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i
consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse
pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture
e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.
Nel primo periodo dell’emergenza sono stati impiegati fino a 100 militari al giorno nei
servizi di ordine e sicurezza pubblica per il controllo degli spostamenti e circa 12.000
sono stati i controlli svolti dalla Guardia di Finanza di Caserta, a partire dallo scorso
mese di marzo, per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da
COVID-19. Quasi 1.500 i soggetti, a vario titolo, verbalizzati per violazioni commesse
nel periodo dell’emergenza.
Nei confronti degli esercizi commerciali, invece, sono state complessivamente 122 le
violazioni accertate e oltre 400 i controlli amministrativi svolti su richiesta della
Prefettura nei confronti delle imprese che avevano comunicato di voler continuare le
attività perché rientrati nelle filiere produttive strategiche.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata,
inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le
fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di
protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a
condotte ingannevoli e truffaldine.
Nei primi mesi del 2020, per i reati di contraffazione e frode in commercio nonché per
violazioni alle norme in tema di sicurezza prodotti, sono stati denunciati oltre 40 soggetti
per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e
ricettazione e sottoposti a sequestro oltre 1,5 milioni di mascherine e dispositivi di
protezione individuale, circa 1.000 confezioni e 14.000 litri di disinfettante prodotto
illecitamente, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente alla filiera commerciale,
fino ai produttori o agli importatori dei prodotti irregolari.
Da ultimo, i Reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di
Caserta hanno ultimato i controlli sulla veridicità di migliaia di autocertificazioni presentate
dai soggetti che hanno beneficiato dell’elargizione dei cc.dd. “bonus spesa COVID-19” da
parte dei principali enti locali della Provincia di Caserta. Il raffronto analitico tra i singoli dati
dichiarati e quelli risultanti dalle banche dati in uso al Corpo ha permesso così di scoprire
ben 542 “furbetti” che, dichiarando il falso, hanno ottenuto illegittimamente il contributo
straordinario, per un importo complessivo illecitamente percepito che supera i
100.000 euro, in realtà destinato alle sole famiglie in evidente stato di bisogno e
maggiormente colpite dagli effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria, con priorità
per quei nuclei familiari che non risultassero percepire alcun altro sostegno pubblico.