CASERTA. Carlo Marino pronto a liberarsi del cugino-dirigente Giovanni Natale: al suo posto Fortunato Cesaroni. Mentre il segretario Salvatore Massi “sogna” il Comune di Formia

12 Febbraio 2022 - 16:01

Chi è pronto a lasciare le stanze occupate da anni e chi, invece, cerca un ufficio a Palazzo Castropignano: l’assessore Emilianna Credentino “scalpita” per l’ufficio di Agostino Tenga

 

CASERTA (r.s.) Carlo Marino è pronto a liberarsi del dirigente Giovanni Natale? Sembrerebbe di sì. Che i rapporti tra i due fossero da tempo compromessi è risaputo, ma, pare proprio che la civile convivenza nel palazzo municipale abbia le ore contate e, questo, nonostante il legame familiare che lega il sindaco di Caserta al dirigente dell’Urbanistica.

I due sono, infatti, cugini, ma questo non ha certo impedito, anzi, probabilmente, ha esacerbato quella che poteva essere una normale relazione tra un primo cittadino ed un suo dirigente. Al posto di Natale, si vocifera a Palazzo Castropignano, dovrebbe, infatti, tornare Fortunato Cesaroni, oggi responsabile dell’Ufficio tecnico al Comune di Maddaloni.

Se movimentazioni di dirigenti ci saranno, anche il segretario comunale Salvatore Massi potrebbe trasferirsi altrove. Massi, infatti, avrebbe presentato la sua “candidatura” da segretario generale al Comune di Formia. Lo scorso 31 gennaio, con decreto sindacale n.5, Carlo Marino gli ha anche conferito l’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza al Comune di Caserta. Un ulteriore “onore” per Massi che, però, sogna probabilmente di lasciare il triste palazzo di città per un luogo più ameno quale è certamente Formia.

Da un lato, quindi, chi è pronto a liberare le stanze occupate da anni, dall’altro chi cerca una sistemazione all’interno di Palazzo Castropignano, ma non l’ha ancora trovata. E’ il caso, ad esempio, dell’assessore di Italia Viva Emilianna Credentino. La giovane amministratrice, infatti, avrebbe “messo gli occhi” sulla stanza del funzionario Agostino Tenga, da poco in pensione ma con un ufficio ancora pieno di documenti amministrativi da essere sistemati o trasferiti a chi prenderà il suo posto.