CASERTA E I SOLDI DELL’EUROPA. Biondi e Marino “fanno felici” 5 architetti con incarichi diretti da oltre 170 mila euro

23 Novembre 2022 - 11:29

Chi legge CasertaCe sa bene che fino ai 139 mila euro i dirigenti locali possono affidare a loro piacimento incarichi professionali, quindi niente di illegittimo. Ma sul piano del principio della trasparenza delle amministrazioni pubbliche, a palazzo Castropignano siamo molto lontani dalla sua realizzazione

CASERTA – A quasi un anno di distanza dall’approvazione da parte del ministero dell’Interno dei 21 progetti presentati dal comune di Caserta dal valore di 20 milioni di euro per la rigenerazione urbana di diverse aree della città e per il recupero di alcune strutture, iniziano a muoversi le prime carte a palazzo Castropignano.

E il primo movimento di denaro per queste operazioni va a gratificare diversi architetti casertani e della provincia.

I progetti saranno finanziati attraverso un piano nazionale di ripresa e resilienza collegato al Next Generation EU, ovvero la linea di credito che l’Unione Europea ha attivato per lenire le conseguenze economiche gravissime legate all’epidemia da coronavirus.

Parliamo, quindi, dei soldi dell’Europa, così come sono stati definiti da politici, giornalisti e più o meno chiunque abbia mai disquisito sulla materia.

Il comune di Caserta ha affidato in maniera diretta a cinque architetti il servizio di progettazione definitiva dei lavori per cinque delle 21 proposte finanziate dal PNRR.

Quello che ci fa storcere il naso, diciamo così, è che ancora una volta, visto che la legge lo prevede, il comune di Caserta, sempre attraverso il dirigente Franco Biondi, non si è lasciato sfuggire l’occasione di gestire in maniera discrezionale incarichi che, complessivamente, superano e di molto la soglia covid, giacchè stiamo parlando di cinque incarichi dal valore complessivo di 175 mila euro.

Gratificare in maniera diretta, arbitraria, con un’operazione da copia-incolla rapidissima nel giro di tre giorni, ovvero tra l’8 e l’11 novembre, professionisti di vario genere come il comune di Caserta fa ormai da anni non è mai qualcosa in linea con i principi della trasparenza, che consigliano la creazione di procedure concorrenziale, seppur minime, seppur composte da pochi partecipanti.

Ma la legge covid creata durante il governo Conte II, con l’obiettivo di semplificare le procedure, ha dato un potere enorme ai dirigenti pubblici.

Un potere che, con la pioggia di denari che il PNRR e il Next Generation ha fatto cadere sulla testa dei comuni e degli altri enti locali, rende praticamente i gestori di questo danaro, ovvero i funzionari e i colletti bianchi delle amministrazioni, dei soggetti dalle capacità di influenza enormi.

Ricordiamo che, a seguito della citata legislazione d’emergenza legata al covid, sono state alzate in maniera importante la soglia per gli incarichi diretti ai professionisti, passando dai 40.000 ai 140 mila euro.

Solo uno di questi cinque incarichi, però, non sarebbe rientrato sotto la soglia precovid e si tratta del progetto di riqualificazione dell’ex orfanotrofio di Sant’Antonio, ovvero la trasformazione in senso tecnologico della scuola media Giannone.

MEMO: La descrizione che ora faremo della procedura vale per tutti e cinque gli incarichi.

Il dirigente del comune di Caserta Franco Biondi, proprio in considerazione del fatto che questi incarichi sono di valore inferiore alle soglie che prevedono l’obbligo di una procedura concorrenziale, ha inviato una richiesta d’offerta ad un professionista, ovvero ha detto all’architetto Andrea Santacroce della società SDGR studio di via Giambattista Vico: presenta un’offerta e vediamo se a noi va bene.

Ora, a memoria, non è mai successo che la richiesta di offerta non sia andata a buon fine e che quindi il professionista scelto dal dirigente Biondi non ricevesse poi l’incarico.

E infatti la società SDGR Studio, presentando un ribasso dell’11% rispetto all’importo iniziale, ha ricevuto l’incarico per la progettazione di questi lavori per un importo complessivo di 80 mila 263 euro, comprensivi di cassa professionale e IVA.

Passiamo dal progetto più oneroso, a quello meno retribuito.

Un architetto ventottenne, Alessandro Santi, con studio a Santa Maria Capua Vetere, ha ricevuto l’incarico diretto, sempre tramite richiesta di offerta per la manutenzione e la rifunzionalizzazione di piazza Madonna delle grazie, zona Vaccheria.

Il giovane professionista ha presentato un ribasso del 12%, ricevendo un incarico dal valore compreso complessivo di 13.877 euro.

Restando sempre nella zona alta di Caserta, per i lavori sull’illuminazione e l’arredo urbano di via Casa Hirta, a Casertavecchia, il servizio di progettazione è stato affidato all’architetto Claudio Calabritto. Il dirigente Biondi lo ha contattato e il professionista ha presentato un ribasso dell’8,5%, ricevendo, quindi, una commessa per questi lavori pari ad un importo complessivo di 32 mila e 526 euro.

Un po’ di più sono andati l’architetto scelto da Franco Biondi per la riqualificazione della biblioteca di via Laviano, ovvero Antonio Buonocore. Il quarantunenne casertano, presentando un ribasso del 10,20%, ha ricevuto un incarico dal valore complessivo di 34 mila e cinquecento euro.

Ultimo servizio di progettazione definitiva dei lavori affidato nei giorni scorsi dal comune di Caserta è quello relativo al miglioramento e l’area attrezzata di via Rossini, nella zona del parco Cerasola. In questa occasione è stato chiamato un architetto con studio a Marcianise, Antonio Di Leva, che ha ricevuto un incarico dal valore di 18.000 euro complessivi.

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