CASERTA. I manifesti elettorali sotto il controllo del clan, non è più ai domiciliari la cognata di Giovanni Capone

19 Febbraio 2020 - 15:25

CASERTA (red.cro.) Mariagrazia Semonella, moglie di Agostino Capone, cognata di Giovanni, referente nel capoluogo per i Belforte, non è più agli arresti domiciliari. Lo hanno deciso pochi minuti fa i giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere davanti al quale si sta tenendo il processo sulle affissioni dei manifesti controllate dal gruppo di Capone durante la campagna elettorale per elezioni regionali del 2015. Un alleggerimento, quindi, rispetto ai domiciliari visto che da oggi la donna avrà solo l’obbligo di firma.

L’inchiesta ha sollevato il velo sulla gestione dei manifesti elettorali in mano a Giovanni Capone, all’epoca detenuto, il quale, utilizzando dei “pizzini” aveva dato precise disposizioni al fratello Agostino Capone, affinché si occupasse dell’affissione nella città di Caserta. Quest’ultimo, avvalendosi della collaborazione materiale di Vincenzo Rea e altri, imponeva ai candidati di fare riferimento alla società di servizi “Clean Service”, a lui riconducibile in quanto intestata alla moglie, Maria Grazia Semonella.