CASERTA. Quando va tutto male: l’imprenditore arrestato (e scarcerato) per le gare truccate dai fratelli Giulio e Franco Biondi perde oltre 3 mila euro per…
2 Giugno 2025 - 15:00

CASERTA – Il Comune di Caserta ha dall’agosto 2018 attivo l’Organismo Straordinario di Liquidazione. Di nomina ministeriale, l’OSL si occupa di trovare un accordo con i creditori dell’amministrazione fino al momento del dissesto, il secondo in pochi anni, sancito alla fine del 2017 dall’amministrazione dell’ex sindaco Carlo Marino.
Qualche dubbio sulla durata di questo organismo la teniamo. Perché crediamo che 7 anni sia praticamente un record. E di questo chiediamo conto al presidente dell’OSL, quel Marcello Cosconati che, seppur di nomina ministeriale, non viene da fuori, non è funzionario improvvisamente calato nelle cose di Caserta. Tutt’altro.
Cosconati vive da anni nel capoluogo, potendo spostarsi comodamente da casa sua, a Corso Trieste, all’ufficio comunale di piazza Vanvitelli con molta comodità.
E non vorremmo che questa comodità abbia un po’ atrofizzato, rallentato il lavoro dell’OSL che, ricordiamo, pesa sulle casse del comune.
Tornando alla notizia in sé, l’OSL ha detto “no” alla ditta Opera di Francesco Cerreto, escludendola dal pagamento di un credito da 6.273 euro per lavori eseguiti a San Leucio nel 2017. La decisione è arrivata dall’Organo Straordinario di Liquidazione, che ha annullato l’istanza per irregolarità contributive non sanate nei tempi previsti. Peccato: la società aveva già accettato, nel 2023, una proposta transattiva per ricevere almeno il 60% dell’importo (3.764 euro). Ma senza i documenti richiesti, tutto è saltato.
Un grattacapo in più per Cerreto e la sua Opera.
Lo scorso autunno l’imprenditore è stato arrestato e poi scarcerato, facendo parte del gruppo dei 22 indagati nella maxi-indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, coordinata dalla PM Anna Ida Capone, su presunte gare truccate per la manutenzione del verde pubblico nei comuni di Caserta e San Nicola la Strada.
Tra i nomi più noti emersi nell’inchiesta spiccano ovviamente quelli di Franco Biondi, attuale dirigente del Comune di Caserta, sospeso dal ministero degli Interni a causa delle informazioni emerse dal lavoro della commissione d’accesso che ha portato allo scioglimento dell’amministrazione dell’ex sindaco Carlo Marino, e del fratello Giulio, oggi in pensione ma per anni figura di riferimento nell’area tecnica del Comune di San Nicola la Strada.
Secondo gli inquirenti, i due avrebbero avuto un ruolo decisivo nell’orientare alcune gare pubbliche, pilotandole attraverso un sistema di ditte “amiche” e offerte calibrate.