NELL’ANNO PIU’ FUNESTO, il sangue “non si scioglie”. Che si sia arreso anche San Gennaro?
16 Dicembre 2020 - 11:20
I fedeli sperano fino a questa sera
AGGIORNAMENTO REGIONALE – A Napoli non si è rinnovato il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. Il miracolo è atteso nella giornata di oggi, ma quando l’ampolla con le reliquie del Martire patrono della città è stata estratta dalla cassaforte, il sangue era solido ed è tuttora non si è sciolto. Ad annunciare l’accaduto, monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella di San Gennaro del Duomo di Napoli, che ha officiato la santa messa dall’altare maggiore della Cattedrale cittadina completamente deserta a causa delle norme anti Covid-19.
Il miracolo di San Gennaro alla vigilia di Natale commemora il prodigioso intervento di San Gennaro che salvò Napoli da un’eruzione del Vesuvio, il 16 dicembre del 1631. Quello di dicembre, detto “il miracolo laico”, è il terzo appuntamento dell’anno liturgico con la liquefazione, dopo quello del sabato che precede la prima domenica di maggio e quello del 19 settembre, giorno del Martirio del patrono di Napoli e della Campania. I prodigi di dicembre e di maggio non si ripetono di sovente, a differenza di quello che accade a settembre, ma secondo la tradizione popolare non è di favorevole auspicio per la città e per i partenopei. Dopo la celebrazione della messa, la teca con le reliquie sarà riportata nella Cappella alle 12 per essere ripresa alle 16.30. Alle 18.30 ci sarà un’altra funzione liturgica, questa volta presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe. I fedeli sperano che, in quell’occasione, l’arcivescovo annuncerà l’avvenuto miracolo.
REGIONALE/NAPOLI – E’ cominciata nel Duomo di Napoli la celebrazione in attesa del miracolo di San Gennaro. Oggi, infatti, si celebra il terzo appuntamento con il prodigio della liquefazione del sangue del Santo Patrono in memoria dello scampato pericolo di Napoli dall’eruzione del Vesuvio del 1631.
Quest’anno le celebrazioni non si svolgono come vuole la tradizione nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, ma sull’altare maggiore della Cattedrale nel rispetto delle norme anti Covid in fatto di distanziamento. L’ampolla con il sangue di San Gennaro e’ stata prelevata dalla cassaforte custodita nella Cappella del Tesoro ed e’ stata portata da monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella del Tesoro, sull’altare maggiore dove ha avuto inizio la celebrazione religiosa.