CONCORSI TRUCCATI IN ESERCITO E POLIZIA. Ecco le prime condanne per Zarrillo, un maresciallo della Finanza e altri due
18 Novembre 2019 - 16:05
CASERTA – Ha da poco emesso la sentenza il giudice D’Auria, nel processo con rito abbreviato tenutosi al tribunale di Napoli, basato sull’inchiesta riguardante richieste di denaro per falsi concorsi nelle forze armate.
Si sono trovati alla sbarra il maresciallo della finanza Giuseppe Fastampa, Giuseppe Zarrillo, il generale dell’esercito in pensione Ciro Fiore, Giuseppe Vacchiano e Massimo Di Palma. Rispetto alle richieste del Pm Novelli, il giudice ha escluso il reato di truffa per difetto di querela, mentre il reato di ricettazione è stato derubricato in “rivelazione di segreto d’ufficio”, reato più lieve rispetto al primo. Su questo capo si è deciso per l’assoluzione poiché “il fatto non sussiste”.
Sono stati condannati per associazione a delinquere il maresciallo Fastampa e Zarrillo, ma il giudice non li ritenuti a capo dell’imbroglio e neanche promotori. La condanna è stata di 1 anno e 4 mesi, con pena sospesa. Il generale Fiore e a Vacchiano sono stati ritenuti al vertice di questo gruppo e sono stati condannati a 2 anni di carcere. La pubblica accusa aveva invocato, durante la requisitoria la condanna a 4 anni per Fastampa e Zarrillo, a 3 anni per Fiore e Vacchiano e a 2 anni e 8 mesi per Di Palma. Nel collegio difensivo i legali Giaquinto, Mancuso, Simoncelli, coadiuvato dall’avvocato Delisati.