CONSORZIO IDRICO SENZA VERGOGNA. Di Biasio, il Cda, L’Arco e co. intascano tutti gli stipendi. Dipendenti non pagati da due mesi

9 Maggio 2019 - 19:23

CASERTA (g.g.) – Non bisogna rassegnarsi al fatto che nulla succede e che le turpi gestioni dei nostri enti pubblici di sottogoverno, possano continuare a esprimersi attraverso forme vergognose, dato che nessuno degli attori delle stesse viene mai chiamato in causa o paga conseguenze di tipo penale, civile o contabile.

Non bisogna rassegnarsi perché va tenuto aperto quel minimo pertugio di speranza. La speranza che possa succedere qualcosa per ricostituire, anzi costituire perchè qui da noi le cose sono andate sempre in questo modo, un sistema legale di gestione.Indovinate di chi scriviamo oggi? Del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro. Qual è la notizia? che i componenti del consiglio di amministrazione, a partire dal presidente Pasquale Di Biasio, si sono pagati regolarmente gli stipendi, e che stipendi, nell’ordine di migliaia e migliaia di euro dei mesi di marzo e aprile, mentre i dipendenti non hanno ancora incassato né quello di marzo, né quello di aprile.

A pensarci bene, poi, ma perché i consiglieri di amministrazione del Consorzio Idrico, un carrozzone con decine e decine di milioni di euro di debiti, di cui l’ex presidente dei revisori dei conti ha messo nero su bianco almeno una ventina di notizie di reato. Cosa fa questo presidente. E cosa fa l’altro presidente, cioè dell’assemblea Giancarlo L’Arco, insiem al suo vice Anacleto Colombiano. Cosa fanno i consiglieri Mimmo Iovinella, il rubizzo e inossidabile Carmine Palmieri, Vitaliano Ferrara, il tal Pietro Crispino di Marcianise, messo lì da Antonello Velardi per tenere buono il consigliere comunale Valentino? Tutti messi lì al culmine di una vera orgia lottizzatoria, dai vari consiglieri regionali del Pd o del centrosinistra (attenzione, col centrodestra le cose funzionavano esattamente allo stesso modo) per garantirsi una rendita.

Giudizio troppo severo, il nostro? e allora, scusate, per quale motivo il dipendente che qualcosa pure la fa, non deve prendere lo stipendio di marzo e aprile, perchè ve lo dovete prendere voi consiglieri di amministrazione nominati dalla politica? Altro che giudizio severo. In un paese normale, enti come questi verrebbero chiusi in mezzo secondo e tutti i libri contabili bruciati in un rogo stile Santa Inquisizione.