Dipendente demansionato: il tribunale condanna l’Asl e l’Inail al risarcimento
31 Gennaio 2024 - 19:16
Entrambi gli enti sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali
CASERTA – Dipendente dell’Asl di Caserta, contrae una malattia professionale il giudice condanna l’Asl e l’Inail a risarcimento del danno.
E’ la vicenda riguardante Roberto Di Marco, assistito dall’avvocato Domenico Carozza, dipendente dell’unità operativa di salute mentale dell’Asl di Caserta. I problemi per il lavoratore sono cominciati nel febbraio del 2004 nella riorganizzazione territoriali disposta dall’Asl, riguardante l’accorpamento dell’unità operative di salute mentale di Sessa che Teano. Fino ad allora Di Marco ricopriva mansioni come impiegato amministrativo ma con l’ accorpamento dei succitati dipartimenti il lavoratore ha subito una progressiva marginalizzazione del proprio ruolo con lo svuotamento delle sue mansioni e un isolamento nel contesto lavorativo passando a ricoprire prima il ruolo di addetto al rilevamento delle presenze poi all’inserimento dati gestionale della struttura ospedaliera revocato conseguentemente per essere assegnato ad un altro dipendente fino ad essere rilegato in stanza stanzetta della struttura senza che potesse svolgere alcun tipo di attivit.
Il giudice del lavoro, Adriana Schiavoni, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha riconosciuto legittima la qualificazione del lavoratore ed ha condannato l’Inail al pagamento dell’indennizzo di 5896 € l’Asl a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale alla somma di 1282 € oltre al pagamento, per entrambi gli enti, delle spese processuali