Dopo 20 anni vincono la loro battaglia sul diritto all’anzianità di servizio. Ecco cosa è successo a 6 dipendenti statali casertani
5 Febbraio 2020 - 18:00
CASERTA – Dopo venti anni si chiude la vicenda dei Docenti e ATA degli enti locali passati al Ministero Istruzione. Con la condanna dello Stato Italiano da parte della Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo, si chiude una annosa questione. “Questo è un successo che testimonia, ancora una volta, l’impegno costante e la caparbietà della FLC di Caserta nel difendere i diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori del mondo della conoscenza” così Gaetanina Ricciardi, segretaria generale della FLC CGIL di Caserta.
Il ricorso coinvolgeva 20 cittadini italiani, di cui sei della provincia di Caserta seguiti dalla Flc Cgil di Caserta con l’avvocato Pasquale Biondi, che a partire dal gennaio del 2000 venivano assunti direttamente dal MIUR dopo essere stati per anni personale degli enti locali. A tutti loro, però, non era stata riconosciuta la piena anzianità di servizio maturata fino a quel momento, con conseguenti ingenti danni economici e di progressione professionale. Dopo
In base alla riconosciuta violazione dell’art. 6, paragrafo 1, della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, e dell’art. 1 del protocollo addizionale alla Cedu, lo Stato italiano è stato condannato a pagare a tutti i ricorrenti, entro tre mesi dalla data in cui la sentenza diventerà definitiva:
– i danni pecuniari (differenze salariali e da compromessa progressione di carriera),
– i danni non pecuniari,
– le spese di giustizia,
– gli interessi.