L’azienda vince la gara senza il Durc. Il funzionario dell’Inps “inguaia” l’imprenditrice e tecnici comunali sotto processo

13 Gennaio 2021 - 17:12

SPARANISE – Certificazioni false per ottenere l’appalto. Stefania Ranucci, imprenditrice e titolare della DiEmme costruzioni, e due tecnici comunali, Angelo Manica e Antonio Cerullo, sono sotto processo perché ritenute responsabili, a vario titolo, di abuso d’ufficio e falso. Secondo l’accusa, i tre imputati sono accusati per la vicenda della realizzazione di un nuovo tratto del sistema fognario in via Capodimonte a Sparanise. Secondo l’accusa Ranucci, tramite autocertificazione, avrebbe attestato di avere i requisiti per l’affidamento, in particolare di essere in possesso del Durc.

E di questo si è parlato nell’ultima udienza, dove è stato ascoltato un funzionario dell’Inps di Caserta che ha confermato quello che nel quadro accusatorio è centrale. Infatti, dagli accertamenti, è stato constatato come il Documento unico di regolarità contributiva fosse stato richiesto solo dopo la domanda di partecipazione andando questo a costituire una causa ostativa all’affidamento della gara.