Ex sindaco annuncia il suicidio su facebook. Ecco di chi si tratta

21 Febbraio 2019 - 12:07

CASAL DI PRINCIPE/CASAPESENNA (Lidia e Christian de Angelis) – Quando si dice che facebook non è solo una cosa multimediale, ma una roba multiuso un pò come quegli elettrodomestici molto di moda negli anni 70 e anche negli anni 80, che facevano diverse cose, aspiravano la polvere, lucidavano, eccetera. Facebook diventa l’elemento della comunicazione molto variamente connotata.
Non sappiamo quale sia lo status della condizione giudiziaria dell’ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. E nè ci interessa più di tanto approfondirlo perchè si tratta di una zona che esula dal perimetro di osservazione di CasertaCe. Abbiamo però scelto di pubblicare questa notizia, proprio per la sua originalità e perchè dovrebbe indurre a riflettere su quelli che sono i pregi e i difetti di facebook e dei social. Attenzione, riflettere affinchè ognuno, dal colto all’ignorante, dal raffinato al coatto possa, sempre in piena libertà e senza mai ipotizzare, quand’anche in controluce, proibizioni dall’alto, che per noi liberali rappresentano melma, si possa decidere individualmente come utilizzarlo.
Aliberti dice di aver vissuto per 400 giorni con restrizioni della sua libertà personale. Dobbiamo dedurre che questo regime, o è terminato oppure è diventato molto più leggero, se è vero com’è vero che l’ex primo cittadino ha potuto pubblicare questo post in cui esprime legittimamente le sue dure critiche nei confronti dell’azione della magistratura.
Insomma, o sta ai domiciliari come ci stanno il papà e la mamma di Renzi, cioè con la possibilità di ricevere qualsiasi tipo di visita, di utilizzare il telefono e naturalmente tutti i mezzi della comunicazione interattiva, oppure qualche obbligo o divieto relativo alla dimora territoriale.
Una condizione che, alla luce di una presunta aggressività mostrata dai giudici nei confronti dell’avvocato difensore Silverio Sica, avrebbe ridotto in disperazione il politico al punto da fargli scrivere che l’unica soluzione praticabile, a questo punto, è il suicidio.