“Giornate in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”: don Pasquale Incoronato incontra gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Alife
18 Marzo 2023 - 12:29
Sacerdote di trincea ha illuminato cuori e le menti degli alunni della Secondaria di Primo grado di Alife e Sant’Angelo e di tanti adulti tra docenti e genitori
ALIFE/PIEDIMONTE MATESE – “Per amore del mio popolo non tacerò”
Ogni anno nelle scuole del nostro territorio risuonano come un ritornello, bussando ai nostri cuori, le parole di don Peppe Diana come appello alla Legalità.
A tal proposito questa mattina don Pasquale Incoronato ha accolto l’invito del nostro istituto ad affrontare il tema della Legalità con i nostri giovani lui che di illegalità la conosce e la sperimenta sul campo …quotidianamente…
Sacerdote di trincea ha illuminato cuori e le menti degli alunni della Secondaria di Primo grado di Alife e Sant’Angelo e di tanti adulti tra docenti e genitori .
Insieme a lui quattro testimonianze di ragazzi che con le loro storie di vita vissuta ai margini della società hanno dimostrato come l’amore e la dedizione li abbia salvati dal baratro in cui le loro vite stavano affondando. Erano presenti la Dirigente Angela Faraone, Don Emilio Salvatore a rappresenatare la parrocchia di Alife e la ref di ed.civica Carla de lellis che coordinato l’incontro…
La Resurrezione può essere gia qui su questa terra e testimonianze dei figli della Locanda di Emmaus ne sono la prova tangibile! Si può risorgere dalle povertà… Ha ribadito più volte Il nostro sacerdote parroco di una non facile realtà come quella di Ercolano e dovente di teologia presso il Seminario.. già responsabile della pastorale giovanile di Napoli..
E così dalla strada cattiva maestra ad una casa quale rifugio felice i piccoli sono intercettati, accolti e custoditi . Perchè è compito di noi adulti proprio intercettare le sofferenze e i drammi che silenziosamente attraversano gli animi delle giovani vite facili prede delle organizzazioni camorristiche…
Un progetto ambizioso quello della Locanda di Emmaus che insieme all’oratorio rappresenta una famiglia anche per chi non ce l’ha . Qui i ragazzini fin dalla tenera età s’incontrano giocano e studiano… Si perchè la scuola è il primo deterrente della criminalità organizzata. E i ragazzi vogliono andare a scuola.
Il Mafioso ha paura dalla scuola, ha paura della capacita critica di ciascun fanciullo. La scuola produce cultura e pensiero .
Così raccolto per strada tolti alla malavita assaporano una nuova dimensione di vita dove c’è spazio per tutti: il grande aiuta il piccolo, anche i figli dei diversi clan diventano amici e quelli dell’agio e del disagio si ritrovano.
“La rivoluzione non si fa con le armi ma con l’intelligenza delle menti…” “Sono tornata a respirare …”
“Ho scelto di cambiare …”
“Ho accettato di impegnarmi…”queste alcune delle frasi dei ragazzi della Locanda di Emmaus
E tu, da quale parte vuoi stare? Infine la domanda chiave rivolta a ciascun studente … e tutti con il viso attonito ad interrogarsi
Questa mattina abbiamo dato voce alla legalità giovane quella scevra da condizionamenti , quella libera e pulita che ha voglia di guardare con fiducia il domani pur tra tante contraddizioni .
Il suggerimento giunge da un video che invita s state dalla parte degli esseri umani che sanno riconoscere le loro fragilità e ripartire da lì per lasciarsi plasmare dall’amore di una carezza amica … come è stata quella donata a questi figli di strada da Don Pasquale…
Ben vengano incontri capaci di ipnotizzare i giovani e i meno giovani perchè si ha sempre da imparare, e il confronto, la sinergia e la rete con gli enti locali e le associazioni e il personale medico, sportivo rappresentano i pilastri su cui poter costruire una civiltà più giusta e più bella.
Dunque la promessa è non lasciar cadere questo seme ma coltivare questa opportunità e confrontarci più spesso interagendo insieme con Don Pasquale ed i suoi “figli” con la parrocchia e le famiglie…ed insieme con tutte le agenzie educative presenti sul territorio… affinchè iniziative come quelle di oggi portino davvero frutto e riescano a strappate un sorriso di speranza nei cuori assopiti… di tanti giovani delle nostre comunità