GISEC. Hai capito Magliocca e Fiorillo. Un milione di euro senza gara a uno dei soci di Villa Literno di Carletto Savoia e compagnia

10 Aprile 2019 - 18:10

CASERTA (g.g.) – Sono trascorse 48 ore o quasi dal momento in cui, molto civilmente questo giornale ha formulato un appello affinché la Gisec, cioè la società il cui capitale è interamente nella mani dell’amministrazione provinciale, renda trasparente il suo operato, a partire dalle modalità attraverso le quali sposta soldi a palate con inquietanti affidamenti diretti attraverso una presunta procedura negoziata.

Il presidente Fulvio Fiorillo, che da quando è consigliato da Carlo Sarro si muove di conseguenza, non ha dato seguito al nostro costruttivo invito e oggi il sito di Gisec è inespugnabile come due giorni fa. Ti puoi solamente indignare leggendo le scarne informazioni contenute nell’oggetto dell’atto amministrativo di affidamento. Per cui, riformuliamo la “preghiera”, anche perché con noi di CasertaCe la tattica delle orecchie da mercante non ha mai funzionato, per cui da adesso ai prossimi sei mesi, intendiamo scrivere un articolo al giorno qualora questo ente pubblico non dia conto ai cittadini delle sue modalità di spesa.

Inutile dire che noi consideriamo vergogno l’utilizzo a questo punto sistematico, visto che di documenti del genere ne abbiamo già trovati diversi, dello strumento della trattativa economica e dell’affidamento diretto che può essere utilizzato, come la giurisprudenza sancisce, solo in casi eccezionali per “servizi infungibili“.

Siccome noi vorremmo capire l’argomentazione dell’infungibilità, così come questa è stata interpretata dalla Gisec, riteniamo che sia giusto chiedere la pubblicazione della verisone integrale delle determine di aggiudicazione.

Abbiamo la testa dura, per cui, presidente Fiorillo, si regoli.

Ieri sera, (LEGGI QUI), pur avendo solo le indicazioni scarne dell’oggetto, siamo riusciti a stabilire che Gisec ha affidato direttamente, con una trattativa economica inesistente, cioè un ribasso pari a zero, € 499.999 e 51 centesimi. Cifra che fa pensare l’esistenza di una soglia piuttosto volgarmente e sospettamente non superata. Questi soldi sono stati garantiti alla Waste Solution Srl, il cui amministratore, il giovane e rampante 35enne, il maddalonese Pietro Ventrone, appartenetene alla  nota famiglia di imprenditori: Veca Sud, è stato arrestato a fine febbraio nella maxi operazione della Dda di Milano sui depositi di stoccaggio dei rifiuti e su una serie di distruttivi incendi dolosi che li hanno colpiti per tutto l’anno 2018. Insomma, roba da Serie A. Mezzo milione di euro, con ribasso zero, con azienda pesantemente sub-judice, per reati di camorra. Non c’è che dire, presidente della Provincia Giorgio Magliocca, lei che dovrebbe essere più sensibile per ciò che ha attraversato, ingiustamente, a cose come questa, delle quali invece si disinteressa, o peggio ancora, s’interessa.

Fai un passo avanti nell’albo pretorio della Gisec e scopri un altro campione del mondo della monnezzeria casertana, cioè il noto Giuseppe Diana. Noto, ovviamente, ai lettori di CasertaCe, a coloro che hanno seguito con attenzione le nostre inchieste sul Consorzio Cite, che, a loro volta, hanno suscitato l’interesse della dda di Napoli, la quale ha messo nel mirino le due gare d’appalto per la raccolta dei rifiuti nella città di Aversa e di Caserta.

Giuseppe Diana è l’amministratore di Fontana Service che, insieme ad un ancora misteriosa (ma non per molto) società con sede a Milano, che sia milanese davvero è tutto da dimostrare, la Enki srl, ha festeggiato, nel dicembre scorso, un’altra aggiudicazione facile, che più non si può facile. Trattativa economica diretta. Stavolta hanno fatto vedere che un ribasso, rispetto alla base d’asta da 1 milione di euro, del 3,27%, per un importo definitivo di euro 965.004,20 e 20 centesimi. Fontana Service srl è stata ospite nostra soprattutto nell’inizio 2018, soprattutto quando ci ha punto l’estro di accedere a una visura camerale del Consorzio Cite. Abbiamo scoperto che questa società, insieme ad altre tre della stessa area geografica erano e sono tra i soci di Cite, insieme all’arcinoto Carlo Savoia e a un gruppo storico di salernitani che hanno ben familiarizzato, all’ombra della discarica di Maruzzella, con la “meglio imprenditoria” dell’agro aversano. Una breve digressione ci permette di ribadire questa particolare composizione consortile. Partiamo con la Ecologica Ucciero, appartenente agli Ucciero della società La Castellana, tempo fa sequestrata per camorra, la Parente Trasporti, di cui è titolare Raffaele Parente, imprenditore esiliato dagli Schiavone, insieme a tutti i bardelliniani, e poi oggetto di un agguato in cui rimase gravemente ferito al centro di Gaeta, e la Logistica srl di Giovanni Fontana, presidente della squadra di calcio di Villa Literno.

Tutti insieme appasionatamente con la Fonatana Service che intascata questa milionata dalla Gisec, società suddivisa al 50% da un altro Fontana, Michele Fontana e, per l’appunto Giuseppe Diana, che risulta amministratore di questo sodalizio. Enki e Fontana Service si occuperanno del trattamento e lo smaltimento del Compost fuori specifica, contrassegnato dal codice cer 19.05.03.