I NOMI. L’affitto del capannone finisce a cazzotti. Condannata famiglia di imprenditori
10 Luglio 2024 - 13:02
MADDALONI – La prima sezione penale monocratica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato Donato Esposito, 38 anni, Domenico Esposito, 52 anni e Carlo Bove, pari età, a 10 mesi di reclusione.
Salvatore Esposito, papà di Donato, sessantenne, Vito Esposito e Giulio Esposito, rispettivamente 54 e 52 anni, hanno ricevuto invece una pena a 11 mesi.
Salvatore Esposito fu coinvolto nel processo sul voto di scambio a Maddaloni, venendo poi assolto in Appello.
Si tratta di soggetti, quasi tutti i componenti della famiglia Esposito che gestisce l’azienda Medigas di Maddaloni, ritenuti responsabili a vario titolo di violazione di domicilio, danneggiamento, lesioni personali e minacce.
Per tutti, ad esclusione di Giulio Esposito, c’è stata la sospensione della pena.
I sei avrebbero picchiato tre persone, un uomo e due donne, a seguito di una lite relativa alla gestione del capannone della Medigas, affittato agli Esposito proprio dalle vittime.
La famiglia, infatti, riteneva di poter utilizzare la struttura perché pagava il canone e non voleva vedere i proprietari all’interno.
Come spesso accade, in un’escalation di tensione si è arrivati poi alla violenza fisica.