Il magistrato che catturò Zagaria: “Io candidato? Grazie, ma continuerò a combattere le mafie”
11 Febbraio 2020 - 17:30
CASERTA – Ringrazia chi sta pensando di candidarlo alla guida della Presidenza della Regione della Campania ma, con garbo, declina l’invito e si dice “fiero ed onorato di poter continuare, nella nuova funzione di sostituto procuratore generale” per “combattere mafie e corruzione“: il magistrato antimafia Catello Maresca, che ha legato il suo nome a importanti inchieste anticamorra, come quella che ha portato all’arresto del boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria, replica, in una nota fatta pervenire all’Ansa, alle notizie di stampa riguardanti l’ipotesi di una sua candidatura per la poltrona di governatore a Palazzo Santa Lucia.
“Ringrazio tutti coloro che, a quanto leggo su numerosi quotidiani – scrive Maresca – starebbero pensando a me come candidato governatore della Campania. Non posso che compiacermi per il metodo teso ad individuare, come si dice, un rappresentante della societa’ civile, quale io sono e mi considero. Questa ipotesi di candidatura rafforza e premia ulteriormente il mio profondo e convinto impegno civico, aldila’ del mio ruolo istituzionale di magistrato, da sempre impegnato a combattere mafie e corruzione nella pubblica amministrazione. E’ proprio, pero’, il mio altrettanto convinto senso dell’Istituzione, che rappresento ogni giorno da oltre 20 anni, che non mi autorizza ad immaginare un eventuale impegno politico“.
“Sono fiero ed onorato – sottolinea – di poter continuare, nella nuova funzione di sostituto procuratore generale, a lavorare a Napoli e per Napoli per una giustizia piu’ celere e piu’ rispondente alle richieste dei cittadini. E nel contempo nel mondo accademico nel quale si sta contribuendo a sviluppare e sostenere con convinzione argomentazioni tecniche utili alla crescita del Paese“. “Conservo poi con rinnovato vigore la ferma volonta’ di lavorare con e per i miei ragazzi dell’associazione arti e mestieri“, conclude il magistrato che da tempo e’ impegnato nel sociale, con iniziative di recupero dei giovani a rischio.