Il noto ginecologo Raffaele Sagliocco non adempie all’ordine della magistratura e non abbatte le parti abusive della sua palazzina. Ora rischia il processo penale

8 Settembre 2021 - 12:31

In calce all’articolo, l’informativa con la quale i vigili urbani comunicano alla procura della repubblica l’esistenza di una notizia di reato. Riteniamo che Sagliocco sia già indagato da qualche tempo per l’ipotesi di reato inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, ai sensi dell’articolo 650 del codice penale. Per quanto riguarda poi la neo pupilla del sindaco Michele Apicella, l’ex sagliocchiana Filomena “Mena” Esposito

 

TRENTOLA DUCENTA(g.g.) Mentre a Casal di Principe infuria una polemica, che, a nostro avviso, non ha nè capo nè coda perchè mai abbattimenti erano stati tanto annunciati, stabiliti, conosciuti con anni e anni di anticipo, ci sono tanti altri centri dell’agro aversano che vivono la medesima condizione. La differenza la fa sempre la politica. La faceva negli anni 80, 90, quando, totalmente asservita alla camorra del clan dei casalesi e alle sue imprese, favoriva una deregulation selvaggia ed illegale del cemento (vedi l’appena citato caso di via Ancona e dintorni, a Casal di Principe), la fa ancora oggi, perchè, pur avendo tutto il tempo per operare e un’ampia disponibilità da parte degli attori istituzionali, Stato e Regione, di finanziare il ricollocamento delle persone, de nuclei familiari, la cui casa deve essere, una volta o l’altra, abbattuta, ha dormito e dorme nella sua inazione.

Dunque, noi non partecipiamo e non parteciperemo alla pantomima messa in campo dal sindaco di Casal di Principe Renato Natale, il quale, quando non comandava, contestava duramente e giustamente l’abusivismo edilizio criminale della sua città, mentre oggi, non essendo riuscito in 6/7 anni a dare una casa legale a una sola persona, a una sola famiglia, si mette a fare il capo popolo, ma di quel popolo e di quelle associazioni, formati per la maggior parte da  gente perbene, che lui un tempo però avrebbe definito, utilizzando il lessico tipico dell’anti-camorrismo becero e ignorante, cinghie di trasmissione del clan dei casalesi.

Archiviata questa breve premessa dedicata a Casal di Principe che pubblicheremo di nuovo anche in un altro documento, in modo da poterci ricavare un titolo autonomo, veniamo alla notizia di oggi. Ovviamente CasertaCe ha la titolarità per scrivere e pubblicare in quanto, nei mesi scorsi, si è più volte occupata degli abusi edilizi avvenuti in quel di Trentola Ducenta. Di due in particolare: quello di cui è accusato Raffaele Sagliocco, noto ginecologo che pare abbia una particolare predilezione per i parti chirurgici, dunque cesarei, e l’ex assessora, inquisita nella presunta tangentopoli trentolese, Mena Esposito.

Raffaele Sagliocco è anche, oseremmo dire, soprattutto il fratello di Andrea Sagliocco, cioè dell’ex sindaco, la cui consiliatura finì molto presto a seguito del suo arresto per l’affare della tangentopoli appena citata, in un’inchiesta giudiziaria che coinvolse decine e decine di persone tra imprenditori, politici, dirigenti del comune di Trentola e l’avvocato-faccendiere Saverio Griffo. Dal documento che pubblichiamo in calce all’articolo, una informativa che i vigili urbani di Trentola Ducenta, hanno inviato, qualche mese fa, precisamente nel marzo scorso, alla procura della Repubblica presso il tribunale di Aversa-Napoli nord, viene messa nero su bianco e trasmessa all’autorità giudiziaria una notizia di reato che diventa parte costitutiva della citata informativa che il comandante Antonio Parisi e il maresciallo Luigi Martino, responsabile del settore edilizia abusiva, hanno dunque formalizzato dopo aver peraltro incontrato il procuratore della repubblica Francesco Greco nel momento in cui hanno riscontrato più di un problema, strane lentezze nella procedura che l’ufficio tecnico avrebbe dovuto porre in essere già da tempo, in modo da prendere atto del mancato adempimento, da parte di Raffaele Sagliocco, di un ordine dell’autorità giudiziaria.

Un ordine di abbattimento di tutte quelle parti illegalmente costruite di una palazzina sita in via IV Novembre, sezioni che esorbitano clamorosamente i limiti e i vincoli prevista dal progetto originario, a suo tempo approvato con concessione edilizia del 22 luglio del 2002. Lavori super abusivi che hanno ri-sagomato e dato una forma del tutto differente rispetto a quella prevista nel progetto di concessione. Queste aree illegali insistono al pian terreno, al primo piano e anche al secondo piano per una superficie complessiva eccedente occupata superiore ai 350 metri quadrati, compresi i balconi. Dunque, si tratta di un’area molto ampia, e, se vorrete approfondire, ogni dettaglio tecnico delle varie zone, indicare con i punti cardinali in cui sono stati attuati gli interventi abusivi, potrete acquisire tutte le informazioni dalla lettura del documento che vi pubblichiamo in calce a questo articolo.

Naturalmente, quando al comune di Trentola, al tempo c’era il commissario prefettizio, hanno visto che i vigili urbani volevano andare fino in fondo e si erano recati alla procura della repubblica per cercare di riacquistare un’autorità e una potestà sufficienti a far camminare la procedura, hanno cambiato atteggiamento. E così, il 24 agosto 2020, dopo che l’ufficio tecnico ha attivato tutte le misure amministrative che hanno consentito ai vigili di recarsi nella palazzina di via IV Novembre e di redigere un verbale nel quale viene sostanzialmente preso atto che Raffaele Sagliocco, pur avendo avuto la notifica di un ordine di abbattimento nato da un provvedimento della procura della repubblica, non vi ha adempiuto.

Ciò, secondo i vigili urbani di Trentola, che lo scrivono chiaramente nella loro informativa, integrerebbe la commissione del reato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, ai sensi dell’articolo 650 del codice penale che prevede condanne fino a tre mesi di carcere e un’ammenda fino a 206 euro.

Fin qui, i tratti principali della vicenda relativa all’inadempimento, alla mancata osservanza di un ordine della magistratura da parte del ginecologo Sagliocco. Per quanto riguarda invece il caso che coinvolge Filomena Esposito, Mena per gli amici, cercheremo di informarci in modo da capire a che punto siano arrivate le procedure sulle opere abusive collegate al caseificio di famiglia della Esposito.

Questa, per la cronaca, è passata disinvoltamente dalla coalizione di Andrea Sagliocco a quella dell’attuale sindaco Michele Apicella che l’ha anche candidata alle ultime elezioni comunali, dopo essere stato l’avversario più irriducibile, più duro di Andrea Sagliocco e della sua coalizione, in occasione delle altre elezioni, il cui esito è stato poi neutralizzato dal blitz dei carabinieri.

La Esposito non è stata eletta ma è stata nominata coordinatrice dello staff del sindaco. Insomma, come potete ben capire e considerata tutta la carne a cuocere che c’è, pur non occupandoci stabilmente di Trentola, si tratta di un posto, delle cui trame politico-amministrative torneremo sicuramente a trattare.

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