IL RETROSCENA. Teresa Ricciardiello, la pupilla di Marcello De Rosa, gironzola nella stanza di Colombiano. Ma la partita vera tra il presidente di Zannini e l’ex vice si gioca sugli stra-milioni degli appalti della viabilità

25 Luglio 2025 - 19:32

Per il momento l’ex sindaco di Casapesenna incassa con eleganza (?) qualche piccolo sgarbo quale il trasferimento dalla stanza di vice del terzo piano ad una diversa. Gli incontri extra-orario per consultazioni con l’architetta di Marano, il ruolo di Nicola Fontana e Armando Coppola e la delega alla Viabilità che garantisce da anni a De Rosa il controllo su decine di milioni di euro di appalti, vera cartina al tornasole degli equilibri interni e forse anche esterni

CASERTA (G.G.) – Ci sono dei personaggi, all’interno di importanti uffici istituzionali, poco conosciuti sia dalle persone comuni che dai giornali che, quando ci si riferisce a Caserta, siamo noi e pochi altri.

Ultimamente, molte persone ci hanno parlato dell’architetto Teresa Ricciardiello. Ascoltando questi racconti, che pur essendo erogati da persone che non hanno rapporti tra loro, convergono abbastanza, si capisce che questa dipendente della Provincia, una dirigente o qualcosa del genere, ha avuto in mano un grande potere, soprattutto durante il periodo della reggenza di Marcello De Rosa, il quale si è dato molto da fare, senza mai considerare che un vice-presidente reggente non dovrebbe governare un ente in cui è stato eletto per svolgere la funzione di consigliere e non di presidente.

Ma figuriamoci, stiamo ancora a dire queste cose collegandoci a contesti che mettono insieme spregiudicatezza personale, incoscienza istituzionale e un altro paio di elementi su cui glissiamo.

In questi ultimi giorni, la Ricciardiello ha ben capito che il neopresidente Anacleto Colombiano ha prima utilizzato i voti di Marcello De Rosa, ma subito dopo, come primi atti successivi all’insediamento, lo ha ridimensionato, togliendogli ogni potere anche plasticamente, invitandolo a lasciare la stanza al terzo piano destinata al vicepresidente.

Noi abbiamo azzardato un’ipotesi (CLICCA E LEGGI). Forse quella più complicata, più remota, ma anche più lungimirante. I pragmatici affermano semplicemente che, essendo De Rosa un competitor di Zannini alle prossime regionali, questi non poteva non ridimensionarlo, anche se l’operazione è stata fatta con metodi spicciativi che tali sono considerabili da quelli che declinano la politica in termini manualistici, ma che in realtà sono cose abbastanza normali se si applicano i codici un po’ brutali che collegano le persone alla politica nel territorio difficile, complicato, costellato di ombre che si chiama agro aversano. La Ricciardiello ha capito di partire in chiaro svantaggio. Sa che forse non potrà avere il potere che ha avuto con Marcello De Rosa, che ha profuso per lei sensi di stima, considerazione, massima attenzione, portandola proprio allo scopo di creare un filo conduttore per ognuna delle sue giornate da vicepresidente reggente, incontrandosi e rapportandosi con la Ricciardiello anche fuori dall’orario di lavoro.

Noi non avevamo mai sentito questo nome, ma pare che in Provincia di lei si parli molto. Un paio di persone affidabili ci hanno detto che si tratta di una donna intelligente, preparata, ma soprattutto di una donna che sprizza vitalità da tutti i pori, che riempie la scena e le stanze dove si è esercitato il potere negli ultimi mesi di De Rosa.

Ultimamente, pur sapendo bene che Colombiano sa che la Ricciardiello è appartenuta e forse appartiene ancora al cerchio magico dell’ex sindaco di Casapesenna, ha deciso di riceverla, di ascoltarla, di confrontarsi con lei e di conoscere meglio le sue potenzialità e attitudini. Probabilmente, Colombiano è rimasto colpito dalla reputazione che la Ricciardiello si porta dietro e, siccome è un uomo denso di personalità, come si suol dire un decisionista, non si è fidato dei report e ha voluto toccare con mano per decidere che ruolo assegnarle.

De Rosa aveva elaborato una soluzione creativa per lei: un contratto ai sensi dell’articolo 110 del Tuel, in pratica un non dirigente con funzioni temporanee di dirigente, ufficialmente per occuparsi di PNRR, materia che però è rimasta saldamente nelle mani di Paolo Madonna da Casal di Principe, il quale si è mosso in simbiosi con De Rosa, che però ha collocato la sua fedelissima Ricciardiello a presidiare i settori Edilizia, Urbanistica, Trasporti e soprattutto Viabilità.

Probabilmente, De Rosa ha provato una particolare soddisfazione a collocare Ricciardiello in una posizione gerarchicamente superiore a quella del suo concittadino Alessandro Cirillo, il quale in passato l’aveva anche sfidato alle elezioni comunali di Casapesenna.

Missione compiuta, perché Cirillo questa non l’ha tollerata ed, insieme al suo collega Salvatore Fiorillo, è letteralmente scappato via, trovando riparo in un Comune del napoletano, diversamente da Fiorillo, finito per mobilità in un Comune del Basso Lazio.

Non è stata una presenza morbida quella della Ricciardiello negli uffici della provincia. Si racconta di una pesantissima discussione – i colleghi di Notix parlarono addirittura di un’aggressione con sedie e scrivanie volanti – con Antonio Bevilacqua, uno che non vive un periodo facile alla luce di quanto successo al dirigente Palmieri, che, sordo ai nostri appelli sulla pensione, si è fatto portare al macello da Giorgio Magliocca e ora è segregato al primo piano a “intostare l’acqua”, come dicono gli amanti delle battute intranei agli uffici della Provincia.

Ma non tutti sono convinti che la Ricciardiello abbia cambiato bandiera. Cerca di non dare nell’occhio, ma il rapporto con De Rosa si sarebbe cementato nei mesi scorsi, al punto che anche oggi i due organizzano briefing, pare tra Marano e Gricignano, su quello che succede in provincia ogni giorno.

D’altronde, l’architetto è stato anche un braccio armato di De Rosa, come anche noi di Casertace possiamo testimoniare, dato che il nome della Ricciardiello si collega a una vicenda di cui anche noi ci siamo occupati, ossia Marcello De Rosa non fa prigionieri: all’ultimo istante dà “il posto” alla Provincia alla nipote estetista di suo fratello Lello. E figuriamoci se arriverà Colombiano.

La Ricciardiello non si è mossa da sola in Provincia. Ha potuto contare soprattutto su due dipendenti: Nicola Fontana (anche lui di Casapesenna e probabilmente associatole proprio da De Rosa) e Armando Coppola da San Cipriano, il quale in Provincia ci lavora solo perché così ha voluto Giovanni Zannini. Però si sa che la politica ha percorsi strani. A San Cipriano, dove l’ultima volta Vincenzo Caterino vinse contro nessun avversario, si è creato uno spazio politico per tentare l’alternativa alle elezioni comunali che si terranno in primavera. Armando Coppola, dopo aver rotto i rapporti con Caterino, è andato a occupare quel posto, per cui oggi possiamo dire che si tratta di un diversamente zanniniano.

Bisognerà capire a questo punto se il processo di ridimensionamento di De Rosa continuerà o no. Tutto sommato, fino ad ora, non ha riguardato le cose che contano realmente ed è proprio per questo motivo che Marcello De Rosa sta zitto e fa finta di essere governativo. Lui vuole svolgere la campagna elettorale per le elezioni regionali, alle quali sarà candidato nella lista civica di Clemente Mastella, da titolare delle deleghe pesantissime alla Viabilità, con la quale ha potuto tenere sotto controllo centinaia di appalti e milioni di euro. In questo settore, la Triade appena citata, ossia Ricciardiello-Coppola-Fontana, resta sostanzialmente intatta ed è quella la vera cartina al tornasole per capire se i prossimi mesi saranno tranquilli nella ricerca e nell’approdo a un punto di mediazione tra gli interessi che si muovono attorno alla coppia Colombiano-Zannini da un lato e De Rosa dall’altro.

Esiste un gruppo di persone che insidia il peso specifico che la Ricciardiello ha in Provincia e si chiamano Laudante, Mosca (che per il momento teniamo “frizzati” per non allungare ancora l’articolo) e Gianni Solino, il quale, infischiandosene del dovere di esprimere almeno una parvenza di imparzialità, ha stappato bottiglie ed è comparso in tutti gli scatti della festa per l’elezione di Colombiano.