LA NOTA. Ad oggi il 7 gennaio ristoranti e bar riapriranno. Poi c’è il forsennato di via Santa Lucia. Vi spieghiamo perchè quello che fa non appartiene al razionale
3 Gennaio 2021 - 12:42
CASERTA (g.g.) – Di sicuro c’è che il 7 gennaio la Campania con il suo indice R.t. di 0,78 tornerà zona gialla. Ciò significa in sostanza che, oltre ai negozi potranno rimanere aperti, ma solo fino alle 18 del pomeriggio, bar e ristoranti che invece da un mese sono costretti a esercitare solo attività di asporto, con conseguente disastro, per la maggior parte di essi che, basta fare un giro a Caserta, soprattutto nelle aree più periferiche stanno chiudendo smobilitando insegne e cartelli.
Questa è l’unica realtà ufficiale. Poi ci sono delle attività di divinazione giornalistica. Tutto sommato, prevedere che De Luca faccia ancora una volta una cosa diversa rispetto a quella decisa dal governo, non è operazione difficile e velleitaria. De Luca, naturalmente, se penalizzerà così come ha già fatto dal 20 al 23 dicembre, bar e ristoranti della Campania, che in questi 4 giorni avrebbero potuto rimanere aperti fino alle 18, per effetto del ritorno della nostra regione, così come sancito dal ministero della salute, in zona gialla, si assumerà la responsabilità del disastro.
Ma a lui non frega un tubo, perchè i veri cretini sono quelli che lo hanno votato in massa a settembre scorso, di distruggere arbitrariamente un settore fondamentale dell’economia regionale e, per quel che ci riguarda più direttamente, dell’economia casertana. Perchè De Luca dovrebbe spiegare, ma non lo farà perchè qui non c’entra la razionalità ,il raziocinio, la responsabilità istituzionale, bensì solo e solamente la patologia, per quale motivo tutti i negozi, possono stare aperti a orario pieno affrontando, assorbendo o , anche, sostanzialmente ignorando il problema di possibili assembramenti al loro interno o anche nelle immediate vicinanze, e, i citati bar e ristoranti devono, al contrario, rimanere chiusi per mero sadismo.
De Luca decide queste cose per megalomania. Affermazione, questa, dimostrabile agevolmente: da un lato, infatti, non fiata e non protesta nei confronti del ministero degli interni e, diciamocela tutta è stato di manica larghissima, al punto che nessuno si è accorto che la Campania stesse in zona arancione o addirittura rossa, vedendo i volumi di traffico che hanno affollato le strade a volte con le quantità di autovetture e di autoveicoli molto simili a quelle dei periodi ordinari e pre-covid, dall’altro lato, mentre il meccanismo delle zone colorate viene totalmente disapplicato nella mobilità veicolare e pedonale, per effetto di una serie di deroghe, tipo quella spassosissima della spesa libera, pur in regime di zona rossa, in supermercati fuori dal proprio comune o addirittura fuori dalla propria provincia, lui, De Luca, non trova altro da fare che accanirsi con i bar e con i ristoranti che poi sono gli unici “oggetti reali di limitazione di zona arancione o rossa”, mentre tutto il resto è virtuale, visto e considerato che hanno ben ragione le forze di polizia a non attivare i posti di blocco che farebbero perdere solo tempo alle pattuglie, visto e considerato che, tornando al discorso delle deroghe, autocertificando di recarsi al supermercato più conveniente o all’abitazione di un congiunto malato, poliziotti, carabinieri e finanzieri non possono che introitare il documento di autocertificazione, perchè altro non gli è consentito nel rispetto della privacy.
Ecco perchè De Luca è solo un megalomane. Non ha il coraggio di dire che questo non è stato un vero look down. Non ha il coraggio di dire che si è trattato di un esercizio di ipocrisia, finalizzato a tenere un pò più buona a casa la gente, che però quando ha capito l’antifona delle deroghe si è messa in auto e ha girato liberamente, anche al di fuori delle regioni, senza incrociare controlli.
Si tratta di una ragione di realismo politico che prova a salvare il salvabile di un economia distrutta, ma allo stesso è, di fronte ai dati della pandemia, vuole un disincentivo emotivo,(ma solo questo) ha la mobilità. Si, la verità è quella appena descritta. De Luca, se fosse l’uomo che dice di essere oltre ad evitare quello che miserabilmente ha fatto con la vaccinazione “CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO DI CAPODANNO”, saltando la fila e sgraffignando una dose al medico del Cotugno che ne aveva diritto avrebbe preso atto, da governatore che governa sul serio e non trasforma, come lui invece ha fatto, la propria funzione in un esercizio cabarettistico, di questa situazione, cioè del fatto che questa zona rossa, questa zona arancione non sono state nemmeno lontane parenti del duro ed autentico look down della scorsa primavera. Per cui, non avrebbe usato i ristoratori e i titolari dei bar come punching ball per sfogare le sue necessità e le sue profonde carenze psicologiche.
Con tutte quelle auto che sono andate in giro, con tutte le persone che hanno circolato per le strade affollando i negozi e dal lunedì al venerdì i centri commerciali ci spiega il “caso patologico di via Santa Lucia” quale sarebbe stata la differenza, relativamente al rischio di propagazione del contagio, se, oltre a questi flussi di veicoli e persone, anche i locali della gastronomia e della somministrazione avessero avuto un minimo di campo libero, un pò di ossigeno, e fossero rimasti aperti fino alle sei di pomeriggio? Nessuna differenza.
Siccome a noi piace chiudere il cerchio di ogni ragionamento, il delta, il discrimine di tutta questa storia è, per l ‘appunto, uno ed uno solo: la megalomania molesta e pericolosa del Presidente della Regione Vincenzo De Luca.
A proposito, c’è chi da per certa la dichiarazione di zona rossa in tutta Italia nei fine settimana. E’ solo una delle tante ipotesi in campo, ma oggi è importante affermare, attendendo purtroppo che la vena dello squilibrio si chiuda per l’ennesima volta in via Santa Lucia, che dal 7 gennaio ristoranti e bar, rosticcerie e affini saranno aperti fino alle 18 del pomeriggio, cioè fino al momento in cui potranno al massimo fino alle 22, orario di coprifuoco confermato, svolgere solo attività di asporto e delivery.
Dovremmo aggiungere anche che la zona gialla consentirà di spostarsi anche al di fuori del proprio comune. Ma è totalmente inutile segnalarlo, visto, come abbiamo scritto in quest’articolo, che i campani e i casertani, lo hanno fatto pienamente e senza problemi in regime (si fa per dire) di zona rossa e di zona arancione.