LA NOTA. AVVOCATI. Le ultime preferenze, candidato per candidato. Il trionfo della Del Vecchio e il cupio dissolvi del sedicente patriziato della toga
4 Febbraio 2019 - 17:30
SANTA MARIA CAPUA VETERE (gianlugi guarino) – Aspetteremo i risultati definitivi dell’elezione del nuovo Consiglio dell’ordine degli Avvocati per compiere una valutazione maggiormente avveduta e oggettivamente informata dalla realtà incontrovertibile dei numeri.
Da quello che abbiamo a disposizione, cioè dai dati provvisori, emergono due elementi fondamentali che si stagliano come tali, con poca o nulla possibilità di essere confutati o contestati.
Il primo è di carattere aritmetico e oggettivo: gli avvocati che hanno raccolto più voti sono quelli che appartengono alla lista costruita da Angela Del Vecchio che si avvia, dunque, a formare una maggioranza all’interno del consiglio dell’Ordine. Poi se questa maggioranza sarà relativa, o addirittura assoluta, lo si scoprirà a spoglio avvenuto. Se tutto ciò è successo è anche perché la Del Vecchio, considerandosi sub judice e disconoscendo il verdetto della Commissione elettorale che l’aveva estromessa dalle elezioni insieme a Patriza Manna e Antonio Mirra, si è fatta votare in maniera compatta, al punto che risulterà la candidata, anzi la candidata sub
Diciamoci la verità, sulla Del Vecchio ne abbiamo sentite di cotte e di crude. Siccome chi scrive è uno molto abituato a subire, a sua volta, tante cotte e tante crude, la calunnia più o meno strisciante e a risibili tentativi di complotto, tutti atteggiamenti frutto dell’invidia per il successo di questo giornale e per la cultura anti-sistema espressa dallo stesso, siamo portati naturalmente ad essere diffidenti nei confronti di chi semina malevolenze su una persona che riscuote consenso che di solito, quando non si tratta di ricotte della politica, è dovuto a lavoro quotidiano, alla disponibilità all’ascolto, insomma di ore e ore dedicate a un obiettivo e non di un gioco di prestigio, di botte di culo o di scorciatoie di vario genere.
Come abbiamo scritto ieri, siccome questi non sono i proverbiali “voti delle palazzine”, molto spesso espressioni inconsapevoli, meramente meccaniche, della massima manifestazione del pensiero e dell’opinione in democrazia, bensì si tratta di voti espressi da professionisti, da gente laureata, non si può ricorrere, almeno come elemento prevalente nel giudizio, alle categorie consuete del voto orientato, comprato, teleguidato in maniera diretta o surrettizia. Il voto di un avvocato, infatti, può essere anche, probabilmente lo è, ispirato da una valutazione collegata a moventi non nobilissimi, alla relazione funzionale della propria espressione di consenso con necessità di tipo personale o personalistico. Ma questo si verificherà a conclusione di un processo logico che comunque conterrà delle strutture di ragionamento se non complesse quantomeno articolate dal fatto che questi qua una “scuola alta” l’hanno, al netto dell’ormai cospicuo manipolo dei Pegasos, pur frequentata.
Ecco perché non si può banalizzare con le solite storie del pensiero debole, e attraverso derive puerilmente sessiste, il profluvio di consensi raccolti da Angela Del Vecchio. Noi non la conosciamo personalmente, non ci abiammo mai parlato di persona e per telefono abbiamo incrociato un numero di parole che hanno assorbito quindi secondi, quindici, un tempo che può essere utile solo a qualche frettoloso convenevole. Spesso esaminando i dati di fatto e le azioni da lei compiute, l’abbiamo anche duramente criticata, però non siamo tanto stupidi da considerare questo voto frutto solamente di compromessi al ribasso e di bancarelle del do ut des.
Vogliamo anche partire da un presupposto non obbligatoriamente elogiativo nei confronti della Del Vecchio, vogliamo dire che tutti questi voti non sono frutto di un cervello appartenente alla schiera di ben altri eletti. Però, diamine, quantomeno concedeteci la ragione di valutare quello che sta uscendo dall’urna come un benservito, come un messaggio chiaro di netto rifiuto rispetto ad un’oligarchia che ha gestito l’Ordine come un club privato ed esclusivo.
Si dirà: ma la Del Vecchio ha fatto parte di questo gruppo, visto che la prima volta fu eletta nella lista di “quelli là”. Sì, ma quello che è successo dopo si è configurato come un pacco potente legato ai poteri forti che ha provato a schiacciare quest’avvocatessa di Pignataro, che non sarà l’avvocato del popolo ma da molti è percepita come tale poiché, dall’altra parte, hanno agito contro di lei non sempre per ragioni sbagliate, le oligarchie dei garantiti di sempre.
Leggere i nomi e i cognomi dei vari Iaselli, dei Grillo Junior, dei Russo e compagnia, cancellare il dato giuridico dell’esclusione della Del Vecchio in quanto tale, e che al limite ci potrebbe anche stare, con la modalità furbetta della deliberazione di esclusione, schiacciata volutamente, allo scopo di vanificare reazioni e ricorsi verso l’ora dell’apertura delle urne, ha creato una sorte di rivolta, che non si è concretizzata solo in un voto pro, ma anche e soprattutto in un voto contro, come un pugno liberatorio assestato in faccia al’antico generone del sedicente e presunto patriziato dell’avvocatura casertana.
Questo è successo, non ammetterlo e ridurre l’analisi svilendola con una ragione travata in una bagattelle, per spiegare l’esito delle urne, costituirebbe l’ennesima occasione persa per questo Ordine di rinnovarsi radicalmente dall’interno, dalle fondamenta, costruendo un protagonismo della base degli avvocati che, fino ad oggi, è stato un grande sconosciuto e che nell’epoca dei social diventa ineluttabile così come non ha capito il bolso e sedicente patriziato della toga.
I VOTI:
Del Vecchio 596
Manna 424
Mirra 380
–
Pannone 559
Borgia 483
Merola 468
Di Fraia 443
Verrillo 433
Carozza 430
Ferrara 424
De Quattro 422
D’Ambrogio 416
Gentile 374
D’Albenzio 369
Sadutto 522
Iaselli 464
Russo Adol 409
Basilica 389
Palmirani 384
Teodosio 379
Sciaudone 377
Gallo 378
Raucci 362
Gravina 363
Sticco 338
Puoti 332
Pugliese 322
Nacca 314
Lombardi 310
Petrella 301
Senese 297
Di Benedet 291
Paura 282
De Matteo 279
D’Onofrio 266
Di Pietro 260
Pasquariello 256
Cucino 258
Ciasullo 247
D’Anna 243