La tragica morte del Capitano Altruda: sentito il secondo pilota

16 Dicembre 2022 - 10:00

Due le inchieste aperte

CASERTA – Continuano le indagini in seguito al dramma del caccia dell’aeronautica militare precipitato nei pressi delle campagne vicina all’aeroporto di Trapani Birgi che ha visto la morte dell’ufficiale Fabio Antonio Altruda. I carabinieri del comando provinciale, delegati dalla procura per seguire le indagini sul disastro, hanno ascoltato il pilota del secondo Eurofighter che si trovava in volo a pochi metri di distanza dal caccia caduto.

Il pilota, dopo aver capito quello che era appena avvenuto, sarebbe rientrato alla base visibilmente scosso, ma l’obiettivo era atterrare in sicurezza. Ha dovuto tenere i nervi salvi per poter atterrare in sicurezza nella pista di Birgi nonostante la tragedia avvenuta mentre stavano rientrando all’aeroporto di Birgi dopo una missione di addestramento con il suo collega.

Nelle prossime ore è prevista l’autopsia sul corpo del 33enne morto martedì scorso, originario del rione Acquaviva a Caserta ma residente a Cardito, mentre a breve una squadra specializzata del terzo stormo di Villafranca, in coordinamento con la Procura di Trapani, provvederà al recuperò dei rottami che verranno ricomposti per ricostruire con esattezza quanto accaduto.

Aperta anche un’inchiesta interna: “L’Aeronautica ha già istituito una commissione interna, che avrà il compito di indagare sull’accaduto perché è importante andare a fondo e far sì che fatti del genere non accadano più”, spiega il colonnello Daniele Donati, comandante del 37esimo Stormo. Il pilota dell’altro Eurofighter, ancora più esperto del 33enne casertano e con qualche anno in più, “era stato insieme a Fabio per tutta la giornata del tragico incidente. Quando è atterrato era molto scosso, la sua priorità ovviamente è stata quella di portare in sicurezza a terra il suo velivolo”, ricorda Donati, che precisa: “ovviamente stiamo collaborando con la Procura, alla quale abbiamo fornito con riservatezza tutte le nostre informazioni. In ogni caso, da quello finora ricostruito, fino al momento prima della tragedia non era stata rilevata alcuna anomalia o situazione particolare, la missione si era svolta nei pieni dettami delle normative”.