LE FOTO MONDRAGONE. ‘Na cafonata, ma non solo. Il sindaco Pacifico parcheggia una Mercedes sulle strisce pedonali. Ecco perché non è una cazzata
16 Gennaio 2019 - 15:59
MONDRAGONE (G.G.) – In un primo momento, abbiamo pensato ad una clamorosa gaffe da un autista del sindaco Virgilio Pacifico, che a bordo di questa importante Mercedes lo aveva accompagnato stamattina in qualche posto.
Autista strutturale o avventizio. Questo era il nostro dubbio.
Mai a pensare che quest’auto fosse condotta dallo stesso primo cittadino il quale, evidentemente con la testa tra le nuvole, ha pensato bene di parcheggiarla sulle strisce pedonali nel rione San Nicola, con tanto di stemma del Comune sul parabrezza.
Particolare, quest’ultimo, tutt’altro che secondario, in considerazione del dato di fatto che quel contrassegno rappresenta esplicitamente una autorizzazione fornita ad un’auto privata di diventare un’auto pubblica, utilizzata cioè per erogare servigi alla comunità.
Quel parcheggio sulle strisce, dunque, finisce per rappresentare, e nemmeno tanto simbolicamente, una sorta di attestazione del fatto che la comunità di Mondragone, che si esprime attraverso la sua massima rappresentanza, non rispetta le leggi, le rifiuta e, automaticamente, le viola.
La notizia fa il paio con l’altra corredata dalla curiosa foto del capogruppo di maggioranza Alessandro Rizzieri che va in scooter senza casco.
In questo secondo caso tutto avviene nell’alveo della proprietà privata. Ma anche in questo secondo caso un rappresentante del popolo che non indossa il casco non dà certo un buon esempio, e autorizza, stavolta implicitamente, tutti a comportarsi alla stessa maniera e a pretendere di non essere sanzionati, così come non lo è stato Rizzieri.
La Mercedes nera è stata parcheggiata lì per diverso tempo e poi, pur avendo violato il Codice della Strada, dunque una legge dello Stato, non ha ricevuto alcuna sanzione. Questo non è un bene soprattutto per il sindaco Pacifico.
Da domani, allora, a Mondragone, tutti in moto in scooter senza casco e tutti a intralciare il traffico parcheggiando in divieto di sosta o sulle strisce.
Guai se i vigili urbani commineranno una sola multa.
Già quella Mercedes non è il massimo della sobrietà per il primus inter pares dei mondragonesi, primus anche per i pares a modello Isee al di sotto dei 10mila euro.
Ora, se il Comune, dopo aver assolto se stesso per una infrazione indiscutibile, si mette a sanzionare i divieti di sosta crea un dato di iniquità che lo delegittima totalmente anche al di là di quella che il buon De Sica definirebbe “una cafonata!”
Sindaco Pacifico, non le mancano i mezzi. La Mercedes se la goda legittimamente al di fuori di Mondragone, quando si muove per diletto o anche per viaggi istituzionali. In città con ‘sto macchinone, si manifesta un’immagine del potere che è la stessa esplicitata per decenni da camorristi di serie A, di serie B e di serie C, i quali, culturalmente facevano dell’ostentazione della ricchezza un malinteso attestato di legittimazione sociale.
E il modello di quella Mercedes parcheggiata sulle strisce pedonali richiama, anche se ciò non era nelle intenzioni del sindaco, proprio quel tipo di atteggiamento, che ha purtroppo ispirato tante generazioni vecchie e nuove della provincia di Caserta precipitando la stessa in una sorta di stato di arretratezza ancestrale degna della Medellin colombiana ai tempi di Pablo Escobar.