Marcello De Rosa non fa prigionieri: all’ultimo istante dà “il posto” alla Provincia alla nipote estetista di suo fratello Lello. E figuriamoci se arriverà Colombiano
27 Giugno 2025 - 12:07

L’area zanniniana a cui ha dimostrato di essere ancora fortemente legato Stefano Graziano, non fa politica. E’ una catena di montaggio di clientelismo, di familismo che pone Caserta nel medioevo. Comandano solo Mondragone, Casal di Principe, Casapesenna, San Marcellino e San Cipriano. Veramente una brutta fine. In calce all’articolo la graduatoria del concorso per 4 posti, 36 mesi super par time, per addetti alle attività cultuali
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CASERTA/CASAPESENNA (g.g.) Bisogna complimentarsi con il vice presidente facente funzioni della Provincia, Marcello De Rosa, e per come ha gratificato con precisione chirurgica suoi parenti e suoi concittadini di Casapesenna utilizzando il danaro pubblico sia al Comune di Casapesenna ma soprattutto quello dell’amministrazione provinciale.
Dall’interno dei degli uffici di Viale Lamberti qualche dipendente di buona volontà, che fa parte della sparuta minoranza di quelli della grande infornata dei concorsi maneggiati l’anno scorso da Magliocca e Zannini, ha fatto trapelare questa notizia e insieme il suo disgusto. In pratica la graduatoria dei 4 posti da occupare quali “ISTRUTTORE ADDETTO ALLE ATTIVITÀ CULTURALI/MUSEALI”, A TEMPO DETERMINATO PER LA DURATA DI 36 MESI E PART-TIME AL 66% (24 ORE SETTIMANALI). In pratica un super par-time di 3 anni che poi promette sicuramente una stabilizzazione con qualche altra diavoleria e ieri ci veniva anche segnalato un Marcello De Rosa anche abbastanza agitato essendo arrivato al penultimo giorno di reggenza.
E’ vero che la combriccola di Zannini-Graziano (noi rimaniamo convinti per i motivi che abbiamo spiegato nei giorni scorsi e per le persone che abbiamo “sorpreso” a partecipare agli eventi organizzati da Zannini che il deputato del Pd sotto sotto sta confermando l’ormai il suo storico idillio con il mondragonese) partecipata ovviamente da Anacleto Colombiano da San Marcellino, da Marcello De Rosa da Casapesenna, da Vincenzo Caterino da San Cipriano, da mister Falco da Parete, dalla coppia di Frignano Santarpia-Seguino, dalla coppia di Lusciano Nicola Esposito con annessa figura sindacale Marco Valentino, dalla new entry nonchè sindaco di Casal di Principe che ha battuto alle elezioni la candidata di Zannini e che ora, da buon casalese con la c minuscola, ci si è subito messo insieme dato che Ottavio Corvino ha incassato l’impegno di essere presidente dell’azienda speciale dei servizi sociali, presenza una consistenza elettorale, che rende la vittoria di Colombiano nelle elezioni in svolgimento proprio in queste ore si voterà fino alle 20:00, ma non si può mai sapere
Ed è per questo che Marcello De Rosa si agitava per chiudere l’intera procedura per consentire, soprattutto, alla terza classificata, di “prendere il posto” nell’ennesimo ufficio parassitario di viale Lamberti oppure in un ufficio del museo campano di Capua
Nella graduatoria che pubblichiamo in calce a questo articolo la terza classificata è, infatti, Monica Izzo. E Monica Izzo è la figlia del fratello della moglie di Lello De Rosa, al secolo Raffaele De Rosa, già vice sindaco di Casapesenna nell’amministrazione comunale capitanata da Fortunato Zagaria, sciolta per camorra, e oggi riparato grazie ai suoi due amiconi, Carlo Marino e Franco Biondi, a loro volta sciolti per camorra, nell’ufficio tecnico del comune capoluogo.
Dunque, la signora Izzo, abbandonerà la sua attuale professione, peraltro dignitosissima, legata all’estetista e al make up per darsi alla cultura
Che dire: in questi mesi Marcello De Rosa ha fatto di tutto e di più. Da domani potrebbe essere confermato alla carica di vice presidente della Provincia secondo gli accordi del blocco casalese-marcelliniano-casapennese-sanciprianese ed allegra compagnia.
Però a quel punto ci saranno anche le esigenze di Anacleto Colombiano e siccome questi qua non sono stupidi e si pongono il problema che su di loro graverà un forte controllo giornalistico da parte nostra e anche di altro genere, ma nulla potranno modificare del loro modo con cui fanno strage del pubblico danaro in quanto questa è l’unica cosa che sanno fare nella loro vita, ci si può aspettare di tutto e di più. Chissà, se di qui a 1 anno, due anni, ci saranno ancora le sedie e le scrivanie nella sede dell’amministrazione provinciale